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Attualità mercoledì 13 settembre 2017 ore 09:25

Scienziati da tutto il mondo per le particelle

Ad Arcidosso, sul Monte Amiata, ottanta scienziati da tutto il mondo per discutere sugli acceleratori di particelle



ARCIDOSSO — Dal 19 al 22 settembre, 80 scienziati da tutto il mondo, molti di fama internazionale, si riuniscono al Castello aldobrandesco di Arcidosso per un workshop sugli acceleratori di particelle. 

L’evento di grande livello, che si terrà nel comune amiatino, riprende il filo dei quattro congressi scientifici realizzati dal 1994 al 2000, con cadenza biennale, e che tanta risonanza hanno avuto nella comunità scientifica mondiale degli acceleratori. 

A distanza di circa 20 anni, torneranno ad Arcidosso anche alcuni degli scienziati e professori presenti quattro lustri fa, ora affiancati da più giovani ricercatori la cui formazione parte dalle lezioni dei maestri storici e la cui partecipazione al workshop è supportata con borse di studio.

I lavori - spiega chi organizza l'evento - verteranno sul tema della progettazione e modalità di funzionamento degli acceleratori di particelle e della dinamica dei fasci accelerati. 

Per intenderci, quei macchinari di larga scala dedicati alla fisica delle alte energie (come il Large Hadron Collider o LHC al CERN) e alla fisica della materia (come gli anelli accumulatori per la produzione di radiazione di sincrotrone quali Elettra a Trieste, ESRF - European Synchrotron Radiation Facility a Grenoble, NSLS-II - New Synchrotron Light Source nello Stato di New York, USA, etc.). 

I ricercatori si interrogheranno sullo stato dell’arte nella costruzione di tali acceleratori e sulle prospettive di ulteriore miglioramento nelle performance di tali complessi sistemi tecnologici. Tra questi spicca la più recente generazione dei laser a elettroni liberi (come FERMI a Trieste, LCLS - Linear Coherent Light Source a Stanford in California, etc.), il cui fine ultimo è quello di consentire alle prossime generazioni di scienziati rivoluzionarie scoperte nella fisica delle interazioni fondamentali, nella fisica della materia, nella chimica e nella biologia.

Temi per ricercatori, dunque, ma affiancati alla fine del workshop, da un seminario rivolto alla cittadinanza sul tema “scienza e società”. Questo sarà presentato e discusso dal prof. Armando Bazzani (Università di Bologna e INFN – Istituto Nazionale di Fisica Nucleare) alle ore 18 del 22 settembre, al teatro degli Unanimi di Arcidosso.

Tra gli ideatori e promotori dell’evento troviamo Claudio Pellegrini e Massimo Cornacchia. Pellegrini è fra i maggiori esperti mondiali sui laser ad elettroni liberi (in acronimo FEL, o Free Electron Laser) e ha ricevuto dalle mani del presidente Obama l’"Enrico Fermi Award", uno dei riconoscimenti scientifici più prestigiosi degli Stati Uniti. Pellegrini è stato professore di Fisica all’Università della California di Los Angeles e oggi è Consulting Professor allo Stanford National Accelerator Laboratory in California. 

Tra gli addetti ai lavori il suo nome è tutt’uno con LCLS, il primo FEL al mondo nei raggi x-duri, capace di moltiplicare la nostra capacità di comprensione della materia facendoci vedere l’infinitamente piccolo in una successione stroboscopica di intervalli di tempo inifinitamente brevi. 

L’iniziale idea concettuale di LCLS avuta da Pellegrini fu seguita negli anni ’90 dallo studio per la sua realizzazione, coordinato allo Stanford Linear Accelerator Center da Massimo Cornacchia, uno fra i più grandi fisici internazionali in questo campo e fino a due anni fa consulente per il centro di ricerca Elettra Sincrotrone Trieste. Negli ultimi 10 anni i FEL sono stati realizzati in USA, Germania, Italia e Giappone, ed altri entreranno in funzione nel prossimo decennio (Germania, Corea del Sud, Svizzera).

Quale dunque la connessione di tale avanzato campo di studi e Arcidosso? Semplicemente, Claudio Pellegrini e Massimo Cornacchia furono i coorganizzatori dei 4 congressi scientifici che si tennero ad Arcidosso, Comune al quale in particolare Cornacchia è legato per motivi familiari e di affetto. 

Simone Di Mitri, ricercatore presso Elettra Sincrotone Trieste, è il coordinatore scientifico e organizzativo di questo workshop. Ad Arcidosso converranno – spiega Di Mitri - grandi esperti da tutto il mondo: Europa, Australia, Stati Uniti, Brasile, Corea, Russia, Giappone, Cina, e altre parti del mondo.

L’evento è organizzato da Elettra Sincrotrone Trieste e dal comune di Arcidosso, col patrocinio dell’ICFA (International Committee for Fututre Accelerators), dell’INFN (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare), e della Scuola Normale Superiore di Pisa. 

Gli sponsor includono società spin-off agenti nel mondo tecnologico degli acceleratori e aziende del grossetano. L’organizzazione dell’evento vede il fondamentale contributo dell’assessore alla cultura di Arcidosso, Adriano Crescenzi, e di Gianfranco Nanni di Arcidosso che, già 20 anni fa, supportò la logistica di quegli storici congressi.


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