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Politica lunedì 28 agosto 2017 ore 12:46

Un altro comune dice "no" alla geotermia

Anche il comune di terricciola dice "no" alla geotermia: "Non siamo mai stati interessati allo sfruttamento della geotermia"



PIANCASTAGNAIO — I comitati amiatini contro geometria inoltrano la mozione, che pubblichiamo in basso, tramite cui il comune di Terricciola (Pisa) dice "no" a questo tipo di sfruttamento, e spiegano: "L’opposizione alla geotermia elettrica speculativa e inquinante è sempre più evidente".

Premesso:

- Che il territorio Comunale non è mai stato interessato da progetti di sfruttamento della risorsa geotermica per la produzione di energia elettrica a causa delle sue caratteristiche geologiche;

- Che tali impianti rappresentano una caratteristica di uso del territorio di tipo industriale che contrasta con tutti i piani di sviluppo territoriale, concordati con Comune di Terricciola, Provincia e Regione Toscana, che prevedono per l’alta Valdera e specificatamente per il nostro Comune, una vocazione agricola e turistica attualmente in notevole sviluppo;

- Che i territori comunali interessati dalle attività di ricerca denominate “Soiana” e la “Fornace” sono parte del “Sub sistema delle Colline della Valdera (Chianni, Capannoli, Cascina Terme-Lari e Terricciola) con vocazione al turismo, alla agricoltura e all’artigianato di base. In questi territori a forte connotazione rurale, il PTC promuove e valorizza il mantenimento e lo sviluppo delle attività agricole anche in un’ottica di presidio paesaggistico;

- Che tali impianti potrebbero avere un notevole impatto visivo atto a modificare la percezione del territorio circostante;

- Che tali impianti presentano delle criticità sulle questioni ambientali e sanitarie tali che hanno richiesto da più parti l’avvio di un monitoraggio sempre più stringente delle emissioni nell’aria e nelle acque e delle ricadute sulla salute dei cittadini;

- che l’energia elettrica prodotta non viene sfruttata dal territorio e non vi è un ritorno in abbassamento dei costi nelle produzioni o alla comunità;

- Che gli obbiettivi nazionali previsti dalla direttiva 2009/28/CE ripartiti tra le regioni (Burden Sharing) attraverso lo strumento del PAER, per quanto riguarda la quota di energia da fonti alternative per la Toscana, sono state ampiamente superate;

- Che l’amministrazione comunale di Terricciola ritiene fondamentale lo sviluppo e l’incentivazione di fonti energetiche rinnovabili e un conseguente piano di efficientamento energetico territoriale e che politicamente ne promuove la fattibilità anche direttamente come la realizzazione di un campo fotovoltaico pubblico e conseguentemente riconosce l’importanza di forme di produzione di energia rinnovabile e l’importanza di rendere autosufficiente energeticamente il territorio;

- Che la produzione di energia di fonti rinnovabili sia da intendersi come “uso” della fonte di emissione e non di “sfruttamento “della fonte;

- Che la Geotermia a Media e Alta Entalpia necessita non solo di territori adeguati dal punto di vista geologico ma anche da sistemi economici correlati che possano supportarla e che non ne siano danneggiati e che quindi è un attività che deve tenere conto delle volontà politiche locali di sviluppo socio-economico;

- Che i posti di lavoro prodotti riguardano piccole entità per la manutenzione occasionale, irrilevanti rispetto al tessuto economico esistente che ne potrebbe essere danneggiato;

- Che gli impianti, possono essere di vario tipo, tra questi le due tipologie preminenti sono con camini a emissione in atmosfera o di tipo “ binario “ ovvero con la re-immissione di fluidi geotermici dopo il loro sfruttamento in una turbina e che questo tipo di impianti non è mai stato costruito in Italia: si tratterebbe per questo motivo di un sito sperimentale di cui mancano riferimenti sul tema del monitoraggio della sismicità e autorizzazione da parte del Ministero dello sviluppo economico;

- Che i procedimenti del rilascio del permesso di Ricerca di risorse geotermiche da parte di Cogeme spa sono stati presentati in Regione senza alcuna concertazione preventiva con l’ente e senza tener minimamente conto delle volontà e degli indirizzi del Comune di Terricciola;

- Che si denota come il progetto non è energeticamente autonomo, in cui l’energia prodotta giustifichi di per se l’investimento, ma si basa sull’esigenza di sviluppare un sistema di produzione che rispecchi i canoni di finanziamento imposti dal GSE e che quindi non si ponga una finalità di sviluppo territoriale ma di sfruttamento della risorsa fine a se stessa, e di uno sfruttamento ambientale che non riguarda l’efficientamento energetico e una politica energetica dell’area;

- Che la Cogeme spa nella presentazione dello studio di ricerca parla di un impianto di tipo binario che quindi sfrutta la risorsa idrica per poi reimmetterla a pressione nel sottosuolo e che tale realtà è sperimentale in Italia e non siamo ad oggi a conoscenza delle conseguenze che potrebbe avere la falda né la durata della fonte fluida energetica;

- Che il procedimento presentato dalla COGEME segue la legislazione nazionale che le permette una procedura semplificata per le autorizzazioni ma non pone nessuna attenzione alla volontà ed autonomia dei territori;

- Che l’autorizzazione di nuovi impianti deve tener conto del parere delle popolazioni locali per le linee guida che attualmente sono in corso di approvazione nella Regione Toscana per la determinazione di aree non idonee alla geotermia come specificato nel DGR toscana N. 516 del 15.05.2017;

- Che un progetto geotermico a media e alta entalpia non rispecchia le idee dello sviluppo territoriale socio-economiche che il mandato politico dei cittadini ha affidato alla Amministrazione Comunale in cui resta centrale lo sviluppo del territorio rurale secondo un‘agricoltura tradizionale e biologica e secondo uno sviluppo turistico che si basa sulla salvaguardia della storia sia ambientale che edilizia;

Visto:

- Le continue prese di posizione dell’Amministrazione Comunale e la netta contrarietà della prosecuzione dell’iter autorizzativi anche nella prima fase di ricerca;

- La volontà dell’Amministrazione Comunale, così come già espressa in sede di conferenza dei servizi nelle sedute del 30/03/2017 e 6/07/2017 contraria anche alla fase di ricerca se finalizzata alla realizzazione sul proprio territorio di impianti di produzione geotermica;

- La crescente preoccupazione della popolazione locale e delle aziende agricole e turistiche in merito alla stessa procedura autorizzativa;

- Che fino ad oggi non sono state date certezze circa l’assenza di influenza negativa del progetto in questione e il mantenimento dell’integrità del bacino termale che alimenta le Terme di Cascina, punto di eccellenza di tutto il sistema turistico della Caldera e di conseguenza anche per il Comune di Terricciola e le sue realtà turistico-ricettive;

- Che i procedimenti in corso sono circoscritti alla sola fase di ricerca e non risultano altri procedimenti avviati;

- Il CONSIGLIO COMUNALE

Esprime

- La propria contrarietà alla realizzazione nel territorio della Caldera di progetti di sfruttamento geotermico, a media ed alta entalpia;

- Sostegno e apprezzamento per l’operato fino a qui svolto dalla Amministrazione Comunale nel contrastare la realizzazione del progetto di sfruttamento geotermico del territorio;

Impegna

- La Giunta Comunale e il Consiglio Comunale a proseguire nell’opera di contrasto alla realizzazione di questo progetto, con tutti i mezzi necessari, anche legali qualora se ne ravvisino gli estremi;

- Il Sindaco e la Giunta a condividere con gli altri Comuni interessati le prossime azioni da intraprendere contro la realizzazione del progetto di sfruttamento di fluidi geotermici;

-Il Sindaco a trasmettere il presente atto alla Giunta e al Consiglio Regionale.


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