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Attualità giovedì 24 novembre 2016 ore 18:04

'Sono i cittadini che devono decidere se fondersi'

Santa Fiora

La minoranza di Santa Fiora, guidata da Riccardo Ciaffarafà dice no alla questione fusione fra i due borghi amiatini Santa Fiora e Castel'Azzara



SANTA FIORA — Una storia che parte da lontano, dopo una presa di posizione di mesi fa del sindaco santafiorese Federico Balocchi che si posizionò sull’idea di una fusione fra il suo comune e quello di Castell’Azzara o altri comuni affini.

Ciaffarafà dice: “Sono i cittadini che devono decidere se fondersi o meno e non certo gli esecutivi delle due amministrazioni che sono tecnicamente al governo, ma che non rappresentano la maggioranza effettiva della popolazione. Basti ricordare che sia a Santa Fiora che a Castell’Azzara, il PD ha occupato il comune con una decina di voti di scarto oggetto anche di ricorsi ancora in essere. Comunque, Il luogo deputato a discutere i possibili assetti futuri dei due comuni è il consiglio comunale aperto ai cittadini, oltre a una serie di assemblee pubbliche per iniziare ad affrontare il possibile tema che, tuttavia, si dovrà concludere con un referendum".

Stabilito il merito, Ciaffarafà entra nel merito: "Non si tiene minimamente conto della rappresentanza democratica dei cittadini: un territorio così vasto conterebbe su pochi consiglieri comunali distruggendo del tutto il concetto di rappresentanza e di territorialità. Capisco bene che non è un tema caro al PD quello della democrazia rappresentativa lo dimostra, se ce ne fosse bisogno, il referendum del 4 dicembre dove, il concetto di voto e rappresentanza, verrebbe spazzato via definitivamente con l’affermazione del Si".

Poi continua: "Un referendum che comunque avrà delle ripercussioni anche a livello locale poiché tutti i Sindaci, gli assessori ed i consiglieri PD sono schierati con il Si, quindi l’esito rappresenterebbe un test importante sulle logiche di accentramento amministrativo, dando anche una risposta già concreta alle strampalate teorie di fusione".

Infine: "Santa Fiora non ha certo bisogno di fondersi con un comune che è distante 20 km. con caratteristiche ed esigenze distanti e molto diverse. La strampalata proposta avanzata da un fantomatico Comitato profusione è illogica e poco lungimirante, almeno per i cittadini, ed emerginalizzerebbe definitivamente questi due comuni, già fra i più deboli dell’Unione".


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