Politica

"Tutti insieme verso il Parco nazionale"

Per la lista civica di opposizione Abbadia Futura "Il Parco nazionale del Monte Amiata sarà la rivincita degli amiatini"

Abbadia Futura - si apprende da un comunicato diramato dalla stessa lista - sta costruendo, dalla sua nascita, un progetto per l’Amiata che preveda il superamento di vecchi schemi – uno su tutti il modello geotermoelettrico - e la rivalutazione di settori penalizzati come commercio, agricoltura, cultura e turismo. 

Questo risultato sarà raggiunto con un incremento del coinvolgimento della popolazione e con un ritorno alla partecipazione verso le cose che riguardano tutti. Si sta affacciando da più parti l’ipotesi di costituire un Parco Nazionale naturale per l’Amiata e sono diverse anche le figure politiche dimostratesi favorevoli, tra cui la nostra lista. Ora c’è bisogno di operare in sinergia e ciò secondo noi si deve fare senza che nessuno prevalga - cercando di metterci etichette politiche - perché questa dovrà essere la vittoria degli amiatini. 

Per noi - continua la lista di opposizione - il significato reale di Parco è abbracciato da chi respinge, o quanto meno vuole contenere, lo sfruttamento geotermico del territorio. Tra i sindaci che si sono espressi favorevolmente ci troviamo in perfetta sintonia con Claudio Galletti di Castiglione D’Orcia che ha affermato: “L’idea di un parco naturale confligge con la geotermia, con la presenza di centrali e con lo sviluppo di nuovi impianti. Nel mio comune e nel Parco della Val D’Orcia abbiamo detto 'No geotermia'. Io sono contrario, gli altri sindaci sono contrari, tanto che stiamo predisponendo un protocollo d’intesa con la Regione per escludere tout court dalla nostra valle tale attività”. 

Ma anche il sindaco Vagaggini (di Piancastagnaio, ndr) si è sempre adoperato alla costituzione di un Parco Naturale (la Legge 394/91 sulle aree protette vede già nell’elenco delle aree interessate il Parco museo delle miniere dell’Amiata). In merito alla compatibilità con l’attività geotermica il sindaco pianese ha detto: “Le attività esistenti (geotermiche) non vengono vietate, si devono adeguare”. Aggiungiamo che quindi sarebbe opportuno non incrementarne il numero, allontanando l’ipotesi di occupare anche il territorio di Abbadia. 

Chiediamo - conclude il comunicato -  ai primi cittadini citati lo sforzo di sostenere pubblicamente l’Amiata come “area non idonea” all’installazione di nuovi impianti, in quanto il punto di equilibrio è già stato superato da quelli esistenti, e invitiamo altre realtà a fare rete per dare fondamento al progetto del Parco Nazionale dell’Amiata.