Spettacoli

Al via la tre giorni folk dell'Amiata festival

Al via tre giorni di musica e balli con Amiata Folk Festival “Il calore della terra”. Il programma della prima giornata

Nel comune di Arcidosso è tutto pronto per ballare a ritmo di pizzica pizzica e tarantelle con l’Amiata Folk Festival “Il calore della terra”. 

La rassegna che inizia domani, venerdì 7 luglio, offre tre giorni di laboratori, spettacoli e concerti gratuiti con alcuni tra i massimi esponenti della musica popolare del sud Italia, nello spazio suggestivo del Castello Aldobrandesco e nel bellissimo Parco del Pero.

"Amiata Folk Festival – afferma il sindaco di Arcidosso Jacopo Marini – va ad arricchire il nostro cartellone estivo, che ogni anno cresce sia per la varietà che per la qualità di eventi e spettacoli. Come amministrazione, siamo entusiasti di ospitare una manifestazione che è espressione del patrimonio culturale e identitario del Sud Italia. Saremo felici di accogliere tante persone nel nostro comune per un weekend di balli e divertimento".

"È la prima volta che organizziamo un festival in Toscana – spiega la direzione, tutta al femminile, di TarantArte - spostandoci dalle zone a cui siamo abituate, come la Puglia o l'Emilia Romagna dove hanno sede le nostre scuole. Siamo entusiaste e speriamo di creare un collegamento da nord a sud, che passi per il centro e per le meraviglie della Toscana, attraverso la musica e la danza popolare che è propria di tutta l'Italia".

"Questo è un evento di grande attrazione culturale e turistica – commenta Sergio Chiacchella, direttore di Cosvig – che può dare ancora più visibilità all’Amiata, un territorio ricchissimo di borghi e angoli da scoprire. Ci aspettiamo una grande partecipazione di pubblico, da più parti d’Italia".

Ecco il programma della prima giornata del festival – venerdì 7 luglio – dedicata ai “Ritmi di Puglia”: canti e balli, nati in situazioni di feste rituali, questue, serenate e momenti conviviali”.

Si parte con uno stage di “Pizzica pizzica di Ostuni e tarantelle del Gargano” dalle ore 17 alle ore 19 al Castello aldobrandesco. 

Le Puglie, meraviglioso e affascinante mosaico di aree culturali, conservano un ricco e variegato patrimonio di balli tradizionali tutti intersecati dal filo conduttore della tarantella, che tuttora persiste e resiste tenacemente nei momenti festivi e conviviali di pastori e contadini, nonostante il dilagante fenomeno del folk revival che ha travolto e spesso stravolto le forme originarie. 

Durante lo stage, con la musica dal vivo, fatta con strumenti tradizionali, impareremo a conoscere la pizzica pizzica nello stile di Ostuni, (tra la Murgia e il Salento) e la tarantella di Carpino (Gargano) nelle forme originarie, come ci sono state trasmesse dai maestri ballatori locali, cercando di carpirne oltre che la forma, fatta di figure, passi e gestualità, anche i contesti originari e la loro profonda essenza. Il laboratorio è condotto da: Giovanni Amati, Bernardo Bisceglia, Donato Francioso, Rosario Nido, Domenico Celiberti.

La serata prosegue al Parco del Pero, alle ore 21:30, con il concerto “D’amorë e dë sdegnë – Canti e balli delle Puglie allo stato brado”. I cinque suonatori, gli stessi che conducono il laboratorio, provengono dal Gargano e dalla Murgia meridionale, due veri e propri scrigni musicali dove ancora sono presenti eccezionali interpreti della cultura musicale. Il repertorio segue il filo conduttore della tarantella che più a sud diventa pizzica pizzica e delle serenate d'amore, di sdegno, di amicizia e di questua. I balli e i canti sono accompagnati dagli strumenti tradizionali: organetti, chitarre battenti, tamburi a cornice e castagnole, questi ultimi costruiti dagli stessi suonatori.

Laboratori, spettacoli e concerti sono gratuiti. I laboratori, dalle 17 alle 19, sono aperti a tutti (è gradita la prenotazione).