Imprese & Professioni

​La Toscana delibera l’equo compenso per i professionisti

La Toscana è stata la prima regione in Italia a definire le linee guida per l’equo compenso dei professionisti, per tutelare il loro lavoro e combattere l’evasione fiscale.

Con la Decisione n°29 del 6-03-2018 la giunta regionale toscana ha emanato una legge, finalizzata ad affrontare il problema della retribuzione del lavoro svolto, per tutelare i professionisti tecnici che operano nell’ambito della progettazione di opere pubbliche e tutte quelle figure professionali alle quali vengono richieste prestazioni aggiuntive deliberando che essi non potranno più essere corrisposti a titolo gratuito.


La decisione tiene in considerazione tutti i riferimenti normativi che hanno normato e disciplinato i regolamenti e l’ordinamento professionale, ovvero:

Cosa è stato deciso nello specifico?

A voti unanimi si è deciso che gli uffici regionali e gli enti dipendenti della regione, in materia di procedure di acquisizione di servizi professionali, dovranno seguire queste linee guida e indirizzi:

Inoltre, la delibera sancisce che bisognerà evitare di fissare criteri che potrebbero alterare l’equilibrio tra il lavoro svolto e il compenso pattuito, come ad esempio la prestazione di servizi aggiuntivi e la prestazione di servizi a titolo gratuito.

Sono in molti a parlare di una svolta, soprattutto nel settore delle infrastrutture e delle costruzioni, al quale sicuramente gioverà questa maggiore trasparenza e disciplina nelle retribuzioni e più in generale nella stipulazione dei contratti.
Si tratta di un modo per difendere la figura del professionista e dare dignità al suo lavoro e rendere giustizia agli sforzi che questi ultimi fanno per mantenere alto il livello qualitativo dei servizi offerti ai clienti, un esempio di ciò è l’acquisizione di cfp, ovvero crediti formativi professionali, per assolvere l’obbligo di formazione continua.