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Va in scena il grande spettacolo de L'Eroica

Tra oggi e domani tutti sui pedali in una affascinante viaggio sulle strade bianche senesi. A Gaiole ciclisti da tutta Europa e da oltre oceano

L'Eroica 2019 - foto Paolo Penni Martelli

E’ un mondo che viaggia a pedali quello che oggi sabato 2 ottobre e domani domenica 3 ottobre si metterà in viaggio di notte sulle strade bianche della provincia di Siena. 

A migliaia, divisi in due giorni per evitare più possibile gli assembramenti affronteranno i percorsi che l’organizzazione de L’Eroica ha preparato per la XXIV edizione della cicloturistica più amata sempre più in Italia e nel resto del mondo.

A Gaiole in Chianti sono arrivati da: Germania (oltre mille), Svizzera, Gran Bretagna, Francia, Austria, Belgio, Olanda ma anche Irlanda, Lussemburgo, Polonia, Spagna, Danimarca e Ungheria. Da oltre oceano si segnalano ciclisti dagli Stati Uniti, Argentina, Canada, Australia e Bahamas. Una grande festa popolare che riprende l’appuntamento mancato lo scorso anno. 

Non mancano le difficoltà di vario tipo anche se la festa nel Chianti dura già da giorni: “Due comunicazioni vi dobbiamo, molto sintetiche – dichiara Giancarlo Brocci alla vigilia - .Le strade bianche hanno sofferto della loro accresciuta popolarità e di una stagione troppo secca, che non ha permesso efficace manutenzione. Obbligatorio tenerne conto usando la necessaria prudenza dove occorrerà. La seconda considerazione riguarda i punti di ristorazione. Le norme particolari di questo momento hanno limitato la possibilità di erogazione; siamo ad invitare tutti gli eroici a tenerne conto ed a portarsi dietro l'eventuale riserva di cibo”.

Per la prima volta i ciclisti de L’Eroica pedaleranno per le strade del centro storico di Siena: “Per noi di Eroica – dichiara Franco Rossi, presidente di Eroica Italia – si tratta di una svolta emozionante. Pedalare per le strade di una delle città più belle al mondo sarà bellissimo”.
Obiettivo dichiarato da tutti; vivere insieme la "bellezza della fatica ed il gusto dell'impresa", valori che ispirarono Giancarlo Brocci nell'ormai lontano 1997.