A fare le diagnosi con il pendolino era un uomo, laureato in medicina ma non iscritto all’albo che prescriveva anche medicine alternative e proponeva terapie tattili non meglio precisate.
Lo faceva appoggiandosi allo studio aperto a novembre dalla compagna, lei regolarmente iscritta, dopo un lungo periodo di permanenza all’estero.
Sette, per ora, gli episodi di diagnosi con il pendolino a cui sono risaliti i carabinieri.
Tutti e due sono stati denunciati per esercizio abusivo della professione medica.