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Attualità martedì 10 aprile 2018 ore 13:35

Il prezioso reliquiario torna a casa

Un dettaglio del reliquiario
Un dettaglio del reliquiario

L'importante oggetto delle Sante Flora e Lucilla fa il suo rientro a Santa Fiora. Domenica è prevista la scopertura della teca



SANTA FIORA — Il prezioso Reliquiario delle Sante Flora e Lucilla farà il suo rientro a Santa Fiora domenica 15 aprile, dopo tanti anni di assenza. Uno straordinario risultato raggiunto grazie all’impegno e alla collaborazione tra Comune, Diocesi di Pitigliano e Parrocchia delle Sante Flora e Lucilla, che lo scorso autunno sono giunti ad un accordo sul percorso di valorizzazione delle opere d’arte di proprietà della parrocchia, attualmente conservate al Museo Diocesano di Pitigliano, con l’obiettivo di ricollocarle nel loro luogo di origine.

"Siamo felici di questo ritorno – commenta il sindaco Federico Balocchi –‎ . Il Comune, la Diocesi e la Parrocchia di Santa Fiora stanno scrivendo una nuova pagina della storia culturale del territorio: la Pieve, da domenica, oltre alle già note terracotte Robbiane che rappresentano una delle più importanti collezioni di Della Robbia nel mondo, avrà un riferimento storico culturale, artistico e di culto in più per richiamare fedeli, turisti e studiosi”.

“Siamo felici di questa ricollocazione – ha commentato anche il parroco don Giacomo Boriolo – e dell’accordo raggiunto tra Comune, Parrocchia e Diocesi, anche per l’intenso legame affettivo e religioso della comunità locale con il Reliquiario.”

Lunedì 9 aprile è stata firmata la convenzione tra Comune e Parrocchia per quanto riguarda la conservazione e la fruibilità. A siglare il documento sono stati proprio il sindaco Federico Balocchi e il parroco donGiacomo Boriolo. La convenzione stabilisce che per garantire la sicurezza del Reliquiario, della Pieve e di tutto il patrimonio artistico custodito al suo interno, comprese le Robbiane, il Comune si fa carico dell’installazione della teca e di un adeguato sistema di allarme e videosorveglianza. Il Reliquiario, su autorizzazione della Soprintendenza di Siena, sarà conservato all’interno di una teca ad isola, con vetro espositivo blindato antisfondamento. Dall’altra parte, la Parrocchia garantirà il libero accesso alla Pieve per la visione del Reliquiario e delle Robbiane ai residenti, ai visitatori e ai ricercatori, stabilendo giorni e orari di apertura che saranno indicati anche all’ingresso della chiesa.

La Pieve delle Sante Flora e Lucilla, di cui si ha già notizia nel 1144, è un luogo di culto caro a Santa Fiora oltre a rappresentare una meta per turisti e studiosi, in quanto conserva al suo interno opere d’arte di notevole rilevanza per l’intero territorio amiatino, come la pregevole collezione di terracotte di Andrea della Robbia. Il Reliquiario delle Sante Patrone, fu commissionato per la Pieve di Santa Fiora, nel XV secolo, dai conti Bosio Sforza e Cecilia Aldobrandeschi, in seguito alla distruzione, a causa di un incendio, della vecchia Pieve che si trovava fuori dal paese. Il Reliquiario, oltre ad essere un oggetto fortemente venerato dalla popolazione locale, rappresenta un unicum dal punto di vista storico, in quanto reca le effigi degli Aldobrandeschi e degli Sforza, ovvero degli sposi che rappresentarono il passaggio fra le due dinastie che esercitarono la sovranità sulla contea di Santa Fiora. 


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