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Lavoro sabato 25 agosto 2018 ore 10:24

Comparto geotermico verso l'agitazione sindacale

La proposta di moratoria avanzata in Regione da una parte dei consiglieri Pd preoccupa i lavoratori. L'analisi della Filctem-Cgil di Larderello



POMARANCE — Uno stato di agitazione si sta "preparando" nel comparto geotermico, in particolare nella Val di Cecina, in conseguenza della richiesta di moratoria avanzata a fine luglio dal capogruppo Pd in Regione Marras e dai consiglieri Bezzini e Scaramelli, appoggiata dal presidente della commissione ambiente Baccelli. Motivazioni del provvedimento: prendere tempo per concludere l'aggiornamento del Paer (piano energetico regionale) con l'inserimento delle Ani (aree non idonee alla geotermia) e la stesura della nuova legge regionale sulla geotermia.

Conseguenze immediate della moratoria, ipotizzata per sei mesi, sarebbero il blocco dei procedimenti in corso per adeguarli ai nuovi indirizzi, il blocco del rilascio di autorizzazioni e il blocco degli iter di valutazione di impatto ambientale. 

"Riteniamo in proposito - scrive Moira Neri, responsabile Filctem-Cgil di Larderello - che la Toscana ed i territori geotermici abbiano bisogno di decisioni certe ma anche tempestive e compatibili con le esigenze degli operatori economici e che non si possa più perdere ancora tempo perché la nostra zona non può vivere senza geotermia; con la moratoria la situazione economica del territorio, già precaria, si aggraverebbe in modo forse irreparabile.

E' da anni che aspettiamo la firma del protocollo di intesa tra Regione, EGP e enti locali per definire il piano di investimenti nel prossimo futuro. Questo stato di incertezza ha già portato nel 2018 ad una forte riduzione degli investimenti da parte di Enel (da 200ML a 80 ML) con gravi conseguenze negative sulle ditte appaltatrici e i livelli occupazionali locali. Non possiamo davvero più aspettare.

Fondamentale e irrimandabile in proposito é la realizzazione di PC6, progetto che ha ricevuto l'ok anche dall'amministrazione comunale di Piancastagnaio, e per la quale l'Enel ha previsto l'introduzione di nuove metodologie per il miglioramento ambientale (riduzione emissioni e cattura della CO2).

Da considerare che la scadenza della VIA per la costruzione della c.le di PC6 era fissata per il 31 luglio ed ora rischia di rientrare nella moratoria, ma in modo improprio, in quanto il procedimento è di natura tecnico amministrativa con un iter che si é già positivamente concluso ma che verrebbe così bloccato per arbitrarie, incomprensibili e pretestuose ragioni politiche.
Il PC6 è un progetto importante e necessario per l'Enel ma anche per i territori geotermici, che non é più possibile rimandare, perchè garanzia di lavoro e occupazione per i prossimi tre anni, nel rispetto dell'ambiente e della salute dei cittadini.

A questo proposito è indispensabile che chi di competenza (Regione, ARS, ARPAT, Cosvig) risponda, agli allarmi infondati che vengono lanciati da alcuni comitati, con i risultati ufficiali degli studi commissionati dalla stessa Regione, risultati che dimostrano il rispetto degli impianti di EGP dei limiti previsti per le emissioni e nessun legame tra la geotermia e la salute dei cittadini, sia in Val di Cecina sia in Amiata.

Per fare fronte a questa grave situazione gli amministratori, le forze sociali, gli imprenditori dei territori geotermici si stanno impegnando per far sentire la loro voce in Regione, la voce della geotermia con la G maiuscola, quella dell'alta entalpia.A questo proposito il giorno 23 c.m si è riunito l'Osservatorio Economico dell’ Alta Val di Cecina in cui erano presenti oltre ai Sindaci dei comuni di Castelnuovo V. Di C., Monteverdi M.mo e Pomarance anche rappresentanti imprenditoriali e sindacali.

Nell'occasione è stata condivisa la lettera che gli imprenditori delle aziende di tutto il comparto geotermico (ed è la prima volta che le aziende della zona geotermica tradizionale e dell'Amiata dimostrano unità di intenti) intendono inviare al Consiglio Regionale. In tale lettera si mettono in evidenza come le peculiarità economiche (turismo, artigianato, agricoltura), paesaggistiche e ambientali delle zone geotermiche siano in sintonia e spesso in sinergia con l'attività industriale, e si richiede, oltre al superamento della moratoria, la firma in tempi rapidi del protocollo di intesa tra Enel e Regione e comunque l'autorizzazione di PC6 oltre una maggiore tutela delle imprese locali nell’ambito degli appalti EGP. L'auspicio è che nei prossimi giorni a tale lettera aderiscano anche gli altri comuni sedi di impianto.
In vista della riunione del gruppo PD in Regione, è stato inoltre assunto dai presenti l'impegno a tenere alta l'attenzione su questi temi, con iniziative che andranno valutate in base all’evolversi della situazione affinché i cittadini siano tempestivamente informati.

Come Filctem Cgil ci attiveremo, unitariamente a tutti i soggetti interessati, per la risoluzione di questa difficile situazione, nella difesa del lavoro e dei diritti di tutti i lavoratori, interni ed esterni all’Azienda, e per garantire loro un futuro nei nostri territori".


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