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Il punto sulla sanità con Desideri e i sindaci

Incontri del direttore generale della Usl Toscana sud est Enrico Desideri, con l’obiettivo di pianificare le scelte per una programmazione partecipata

“La costruzione della nuova sanità locale e di area vasta parte dal fondamentale contributo delle singole comunità – sottolinea Desideri – L’incontro con i sindaci, in questa prima fase, ha lo scopo di condividere le informazioni sullo stato di salute, i bisogni assistenziali, le criticità e i punti di forza, nonché le linee strategiche future e gli investimenti necessari allo sviluppo dei servizi sanitari e socio-sanitari”.

Nell’incontro, è stata confermata dai sindaci la convenzione con la Usl per l’esercizio delle funzioni di integrazione socio-sanitaria che garantisce il governo dei servizi e la presa in carico del bisogno sanitario e sociale della zona distretto. L’occasione è stata, anche, per fare il punto sullo stato di salute amiatino.

“Un ottimo lavoro fatto dall’organizzazione della Usl - ha affermato Fabrizio Tondi, presidente della conferenza dei sindaci - che connota il modello che vogliamo dare della sanità. Un modello che faciliti i percorsi di diagnosi e cura, limitando al minimo gli spostamenti inutili al cittadino. La realizzazione di un polo sanitario concentrato in un’unica struttura e la realizzazione di una qualificata rete di servizi con gli altri ospedali, con il potenziamento e miglioramento di alcuni già presenti in Amiata, ci permette di dare sicuramente risposte più qualificate e immediate di salute”.

Nei comuni dell’Amiata Senese (di cui fanno parte Abbadia San Salvatore, Piancastagnaio, Montalcino, Radicofani, Castiglion d’Orcia e San Quirico D’Orcia) l’indice di natalità è basso e per il 20% dovuto alla nascita di bambini stranieri, in compenso la mortalità è in linea con gli indicatori di area vasta e l’indice di vecchiaia è alto, vale a dire si vive di più e meglio.

La prevalenza delle malattie croniche è bassa per il diabete (65 casi per 1000 abitanti rispetto ai 72 della regione) e lo scompenso cardiaco, mentre l’ictus non è rilevante per la zona.

In compenso fanno statistica le malattie dell’apparato respiratorio (BPCO ) e quelle dell’apparato circolatorio, ipertensione in primis. Su queste malattie il lavoro dei medici di famiglia ha dato maggiori risultati rispetto al resto della provincia con la presa in carico secondo il modello di gestione delle patologie croniche che trasforma il paziente in un attore proattivo del proprio percorso assistenziale.

Nei percorsi in sviluppo rientra quello urologico ad alta integrazione, il progetto di riorganizzazione dei centri per i disturbi cognitivi e le demenze, frutto della condivisione tra geriatri e neurologi e, non ultimo, il percorso di integrazione ospedale- territorio, che potrà raggiungere il suo massimo con il completamento della Casa della Salute di Abbadia San Salvatore con il trasferimento al suo interno della salute mentale adulti e infanzia-adolescenza e il consultorio.

I sindaci hanno anche accennato al futuro della zona distretto rispetto al programma regionale di ridefinizione dopo l’approvazione della legge di riforma.

“ Stiamo valutando la costituzione di un’unica zona distretto con la Valdichiana Senese – ha spiegato Fabrizio Tondi – e, in questo momento, gli incontri vertono su un confronto tra le operatività e i servizi, per analizzare analogie e differenze. C’è anche un’apertura alla possibilità di aggregare l’Amiata Ovest, in particolar modo per avere un assetto territoriale che ci permetta di vedere le politiche della montagna in modo univoco. Insomma, la valutazione è aperta e l’analisi viene fatta sotto tutti i punti di vista”.