“Nella zona dell’Amiata, come nel resto della Toscana dove sono presenti impianti, la geotermia si sta rivelando per quello che non è, non per ciò che vogliono far passare: non un’opportunità per il territorio coinvolto nell’estrazione, ma uno sfruttamento nocivo e scriteriato, che maschera interessi economici che rasentano il monopolio” – dice Casucci
“La Regione Toscana - afferma Marco Casucci consigliere regionale - ha concesso, al 31 dicembre 2015, oltre sessanta permessi, tutti rilasciati ad aziende e gruppi industriali privati, evidentemente avulsi dagli interessi specifici di enti e comunità locali. Va sottolineato, inoltre - prosegue il Consigliere - che l’economia della Toscana meridionale, che conta moltissimo sull’eccellenza dei numerosi prodotti agricoli, sulla bellezza dei paesaggi e sull’impareggiabile natura dei luoghi, subirebbe un danno irreparabile dall’installazione di ulteriori impianti geotermici.”
“Per tali motivi - precisa Casucci - ho predisposto un’apposita ed articolata mozione che chiede, tra l’altro, al Presidente Rossi ed alla Giunta di revocare i predetti permessi, insistenti sulle aree naturali e protette ed a coinvolgere immediatamente le comunità locali nella definizione delle politiche regionali di risparmio nei consumi e nell’efficienza energetica.”
“Inoltre - asserisce l’esponente leghista - è ulteriormente importante sensibilizzare le Istituzioni competenti, perché consentano ed incentivino l’installazione d’impianti fotovoltaici, eolici e geotermici su immobili residenziali ed industriali, che contribuiscano all’autosufficienza energetica delle singole utenze. Non possiamo permettere questo scempio- conclude Marco Casucci - e quindi chiediamo totale chiarezza sull’effettivo impatto ambientale della geotermia e soprattutto esigiamo piena tutela della salute dei cittadini grossetani.”