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Muore notissimo imprenditore edile

Aveva imparato il mestiere col babbo, poi aveva legato il suo nome alla costruzione delle principali infrastrutture sul territorio provinciale

Il cantiere sulla Fipili su cui ha operato la Bevilotti (Foto dal sito bevilotti.it)

Aveva imparato il mestiere dal babbo Belisario, e da lì per Vezio Bevilotti era stato un crescendo di successi come imprenditore edile che ha legato il suo nome alla delle principali infrastrutture sul territorio provinciale e che ha scalato i vertici dell'Associazione industriali della provincia di Grosseto. E ora spirano i venti del lutto attorno alla sua morte avvenuta domenica scorsa all'età di 80 anni. Ieri si sono celebrati i funerali.

Confindustria Toscana Sud, nella figura del presidente Francesco Pacini e di tutti i dipendenti, si stringe attorno alla famiglia Bevilotti e ricorda "con stima e profonda ammirazione le capacità imprenditoriali e lo spessore umano di un imprenditore e della sua azienda che hanno caratterizzato in maniera positiva ed originale un periodo di grande sviluppo del nostro territorio".

Vezio Bevilotti iniziò la propria attività nel 1968 proseguendo sulle orme dell'impresa paterna fondata nel primo dopoguerra. L'azienda per decenni ha operato nel settore dei lavori pubblici con Enel, Anas, Società Autostrade tra gli altri.

Fra le principali opere portate a termine recentemente figurano la realizzazione di un tratto di banchina sul Lungolaguna di Ponente a Orbetello, del viadotto Amiata, interventi all’impianto irriguo consortile per conto del Consorzio bonifica grossetana, vari lavori inerenti la laguna di Orbetello e la rete fognaria di collegamento Talamone-Fonteblanda-Impianto di depurazione di Albinia.

Oltre i confini della provincia la Vezio Bevilotti ha operato in un lotto della strada grande comunicazione Firenze-Pisa-Livorno, nell'area dell'interporto di Guasticce, sui lotti 2 e 2 bis dell’Autostrada Livorno-Civitavecchia.