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Caseificio Fiorino, dal 1812 alla sala Barile

Tradizione, lavorazione artigianale e innovazione e legame con il territorio; il caseificio Il Fiorino "un'eccellenza della provincia"

Simone Sargentoni e Leonardo Marras

Il caseificio “Il Fiorino” di Roccalbegna (Grosseto) festeggia sessant’anni di attività. In primo piano, questa mattina in sala Barile, in Consiglio regionale, passato e presente dell’azienda che dal 1957 produce formaggio e che affonda le proprie origini nel 1812.

Dal consigliere Leonardo Marras - si apprende da un comunicato - il riconoscimento a un’impresa “che continua a crescere e a svilupparsi sulle proprie radici e che offre prodotti di estrema qualità”. “Ricordo – aggiunge Marras – che in provincia di Grosseto, quella del pecorino è una delle filiere più rilevanti, in termini di quantità, di occupazione e di presenza di imprese”.

“Compito delle istituzioni - ha aggiunto la vicepresidente del Consiglio regionale Lucia De Robertis – è intercettare sul territorio e dare voce a quelle aziende che rendono grande la Toscana. Siamo convinti che per la nostra regione l’agroalimentare sia un volano importante”.

Simone Sargentoni, proprietario del caseificio, insieme alla moglie Angela, ha raccontato la storia dell’azienda: già nel 1812 la famiglia Fiorini produceva formaggi in Roccalbegna. Adesso l’obiettivo è di proiettarsi sempre di più nell’orbita internazionale, continuando a mantenere la qualità dei prodotti locali, già apprezzati nei punti vendita più prestigiosi di tutto il mondo, a Londra come a New York, a Tokyo come a Sidney, insieme alla migliore enogastronomia internazionale. (bb)