Attualità

Dal Sodoma al Riccio

Il 18 marzo aprirà i battenti l’esposizione dedicata a “Il buon secolo della pittura senese. Dalla maniera moderna al lume caravaggesco"

A curare l'esposizione un’ampia equipe di esperti presieduta da Antonio Paolucci. Si tratta di un progetto nato dalla volontà di numerose istituzioni, territoriali e non, con l’obiettivo di mettere in luce gli interpreti della pittura in terra di Siena tra gli inizi del ‘500 e la metà del 1600. 

Un buon secolo, appunto, come lo definì lo storico dell’arte Luigi Lanzi, che vide artisti di eccellente e spesso notevolissimo livello, ancora oggi solo in parte compiutamente studiati e conosciuti.La mostra sarà articolata in tre diverse sezioni, divise cronologicamente in relazione alla presenza di opere d’arte già esistenti in loco e rappresentative di alcuni maestri del tempo.

Dal Sodoma al Riccio: la pittura senese negli ultimi decenni della Repubblica, sarà visibile al Palazzo Chigi Zondadari di San Quirico d'Orcia (Siena). Il dipinto attorno al quale si dipana il percorso è la Madonna col Bambino e i Santi Leonardo e Sebastiano di Bartolomeo Neroni detto il Riccio, appartenente alla Compagnia del Santissimo Sacramento di San Quirico d’Orcia. 

La sezione - si apprende dalla scheda - prende in esame il periodo artistico che va dalla tarda attività del Sodoma, di cui sono presenti diverse e importanti opere, comprendendo anche dipinti eseguiti da significative personalità quali Giorgio di Giovanni, Marco Pino e Giomo del Sodoma, per concludersi con un’ampia rassegna dedicata alla notevole produzione di Bartolomeo Neroni detto il Riccio. Francesco Rustici detto il Rustichino, caravaggesco gentile e il naturalismo a Siena