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​La Festa della Toscana avvicina la rinascita

La Cappella di Piazza del Campo sarà illuminata di bianco e rosso. Il sindaco De Mossi: “Distanti per il Covid, ma uniti”

Distanti per il Covid, ma uniti nella toscanità. E quale migliore occasione della Festa della Toscana per rinnovare l’appartenenza a valori e tradizioni che ci caratterizzano nel mondo?
Il 30 novembre si celebra una ricorrenza fondamentale: nello stesso giorno del 1786 il granduca Pietro Leopoldo di Lorena abolì la pena capitale e fu il primo a farlo fra i leaders di tutto il mondo.
Da allora la Toscana porta avanti con orgoglio il vessillo di democrazia e libertà. A Siena l’anniversario sarà celebrato con una partecipazione autentica, anche se obbligatoriamente “distanziata” a causa della pandemia e delle norme anti-contagio. Ma non per questo sarà una cerimonia meno sentita.
“Distanti a causa del Covid, ma uniti per celebrare la nostra Toscana, terra di libertà”, commenta il sindaco Luigi De Mossi. Tra l’altro, l’edizione 2020 è dedicata proprio al tema della libertà: “Dall'abolizione della pena di morte ai nuovi diritti”, è il titolo dell’evento.
Siena partecipa illuminando la Cappella di Piazza del Campo dalle 19 di lunedì (30 novembre): rosso e bianco i colori dominanti, quelli della bandiera toscana.
“Un gesto simbolico - aggiunge il primo cittadino - ma ricco di quel senso di comunità e appartenenza che, proprio in un momento come quello che stiamo affrontando, acquista un valore più intenso, più sentito. Una luce di speranza in nome di una rinascita che poggia le sue basi proprio sui diritti fondamentali e sulla libertà”.