Attualità

Distanza di due metri, Confcommercio critica

L'associazione senese interviene su un tema molto dibattuto negli ultimi giorni e insiste "non esistono basi scientifiche"

"È ora di finirla di complicare l’attività degli imprenditori e diffondere inutile allarmismo tra i cittadini. È gravissimo che le istituzioni preposte alla tutela della salute abbiano messo nero su bianco il suggerimento di aumentare a due metri la distanza fisica nei ristoranti, ammettendo candidamente nello stesso documento che non esistono basi scientifiche a supporto di questa aggiuntiva prescrizione. In questo modo le autorità sanitarie perdono credibilità”.

Così Fipe-Confcommercio interviene sul tema che in questi giorni è di grandissima attualità. “Invece di inventarsi strumenti sempre nuovi per mortificare le speranze di ripresa di una vita normale degli italiani e dei ristoratori, dovrebbero concentrarsi su come accelerare la campagna vaccinale per portare fuori il Paese dal dramma dei lockdown”.

“Siamo esasperati – continua l’associazione - e qui si continua a giocare con i numeri senza capire che le conseguenze sociali ed economiche sono e saranno devastanti. Nel frattempo, oggi festeggiamo il terzo mese al verde, senza ristori, con il 90% dei locali chiusi e senza alcun piano per la riapertura. È un momento drammatico, serve responsabilità a tutti i livelli: non si uccide un comparto da 1 milione di lavoratori senza alcuna base scientifica”.