Attualità

I sindacati lanciano l'allarme medici di famiglia

Cgil, Cisl e Uil lamentano una drastica riduzione dei professionisti in attività e procedure troppo complicate per il cambio del dottore

Obiettivo: verificare la situazione relativa ai pensionamenti dei medici di medicina generale, per chiedere modifiche alla gestione dei subentri dei nuovi professionisti. Se ne sono fatti promotori Cgil, Cisl e Uil di Siena, insieme ai sindacati dei pensionati.

“Il cambio dei medici nell'ambito territoriale - spiegano i rappresentanti dei lavoratori - ha visto i pazienti impegnati in lotte contro i mulini a vento nella procedura prevista dalla Asl. Si impone, quindi, una sua semplificazione che garantisca la continuità dell’assistenza sanitaria ai cittadini. Innanzitutto, bisogna introdurre l’obbligo di dichiarare sempre zona carente l’ambito che vede la cessazione di un medico di MMG, visto che la situazione attuale in provincia di Siena fotografa un rapporto di un medico ogni 1.297 assistiti, a fronte del rapporto di uno ogni 1.142 del 2012. Attualmente sono attivi solo 180 medici contro i 207 del 2012, in un territorio ove la popolazione è sempre più anziana e quindi con maggiori bisogni assistenziali”.

“Oltre a ciò - proseguono - le nostre richieste riguardano: l’informazione preventiva ai cittadini della variazione del medico con tempi adeguati, almeno un mese prima della cessazione; la possibilità, almeno nell’arco di questi 30 giorni, di indicare la scelta del medico - il subentrante o altri presenti nell'ambito - con decorrenza dalla cessazione mantenendo ovviamente il diritto a variare la scelta in qualsiasi momento successivo al subentro; l’integrazione della commissione aziendale di MMG con un componente rappresentante dei cittadini, indicato dal Comitato Aziendale di Partecipazione”.

Le proposte delle organizzazioni sindacali sono state inviate anche ai Comitati di Partecipazione delle tre Società della Salute e della Asl Toscana Sud Est affinché esprimano il loro parere e la loro adesione. Al termine della campagna di raccolta delle adesioni - che Cgil, Cisl e Uil si auspicano numerose - verranno presentate all'Assessore Regionale alla Sanità per la loro possibile attuazione.