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Cure palliative, servizio in piena attività

Al centro del percorso il paziente e la sua famiglia, il medico ne è parte integrante; il servizio prevede due livelli clinico assistenziali

Nel primo livello le cure vengono somministrate al domicilio del paziente e il responsabile clinico è il medico di famiglia che può avvalersi della consulenza dei palliativisti usl. Nel secondo livello, con l’aggravarsi della malattia , il responsabile clinico-assistenziale diventa il medico palliativista ed è il paziente con la famiglia, in accordo con il proprio medico, a decidere se continuare ad avere assistenza al proprio domicilio oppure il ricovero in hospice.

“Abbiamo realizzato un coordinamento multiprofessionale per le cure palliative” – spiega Antonia Lo Iacono, che svolge, appunto, il ruolo di coordinatore della rete. Rete che si avvale di due palliativisti per zona, e di moduli hospice che sono dotati di sei posti letto al Campansi di Siena, quattro posti letto sia a Campostaggia che a Nottola e due ad Abbadia San Salvatore.

Il primo livello di assistenza, generalmente gestito a domicilio dal medico di famiglia, trova supporto nei palliativisti che sono contattabili presso gli hospice o tramite telefono aziendale H12 dalle 8 alle 20. Se insorge un’ emergenza nelle ore notturne, l’integrazione della rete è con la continuità assistenziale che i familiari del paziente possono attivare attraverso il 118. Il modello organizzativo, infatti, ha previsto una formazione più ampia delle professionalità coinvolte, in modo da avere copertura continuativa delle cure palliative a domicilio.

“Il servizio di cure palliative – spiega la dott.ssa Lo Iacono – è bene precisare che è rivolto non solo ai malati oncologici, ma anche a pazienti con malattie gravi respiratorie, cardiache o neurologiche".

In Italia, le cure palliative sono un approccio in grado di assicurare al paziente sollievo e protezione dalla sofferenza fisica, psicologica e anche spirituale. La legge definisce le cure palliative come “l’insieme degli interventi terapeutici, diagnostici e assistenziali, rivolti sia alla persona malata sia al suo nucleo familiare, finalizzati alla cura attiva e totale dei pazienti la cui malattia di base, caratterizzata da un’inarrestabile evoluzione e da una prognosi infausta, non risponde più a trattamenti specifici”.

Il modello attuato permette un’adeguata assistenza sanitaria al paziente e, soprattutto aiuta la famiglia nella gestione dello stesso con competenza e fiducia