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'Azioni mirate per limitare la presenza dei lupi'

Dopo l'ultima strage di pecore avvenute a Radicofani ai danni di due aziende agricole, la Cia Siena chiede azioni per una soluzione al problema

presidente Cia Siena Luca Marcucci

ttacchi di predatori in due aziende agricole di Radicofani negli ultimi giorni

Strage di pecore in Val d’Orcia. Allevatori esasperati non hanno dubbi: «Si tratta di lupi». E le aziende chiudono

Il grido di allarme della pastorizia: "Il lupo è protetto, mentre pastori e pecore non le difende nessuno. Aiutateci!".

In totale una decina le pecore morte ed altre disperse, per qualche migliaio di euro di danni, oltre alla mancata produzione di latte che le stesse pecore avrebbero prodotto durante l’anno, è il bilancio di due aziende agricole in Valdorcia attaccate dai lupi.

«Di fronte a questi ripetuti attacchi – afferma Luca Marcucci, presidente Cia Siena -, gli allevatori vedono messa a repentaglio la loro attività. Occorre insistere con azioni mirate a limitare la presenza dei lupi, canidi ed ibridi nelle nostre campagne. I nostri agricoltori ed allevatori non ce la fanno più, sono esasperati».

«Ci vogliono interventi risolutivi – aggiunge Roberto Bartolini, direttore Cia Siena - per quello che ormai rappresenta una vera e propria piaga economica per il settore rurale. È urgente difendere il reddito degli agricoltori, messo a rischio dai predatori. Questa situazione sta creando un grosso danno all’economia del territorio. Le nostre aziende sono allo stremo, molte stanno chiudendo».