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Geotermia e amianto, quale verità?

Secondo l'Osservatorio nazionale ci sono numerose patologie diffuse fra chi è stato esposto al materiale. I primi processi in corso

Un incontro, il secondo dopo quello di Firenze, organizzato dall’Osservatorio Nazionale Amianto per affrontare il problema dell'amianto. Si terrà a Saline di Volterra il prossimo 20 ottobre a partire dalle ore 17,30 nella sala del dopolavoro.

L'Ona parla di "maggiore incidenza e minori aspettative di vita che si sono palesate da alcune indagini epidemiologiche per i cittadini che vivono e lavorano nei pressi dei campi geotermici, per effetto dell’utilizzo di amianto nei vapordotti e nelle centrali e per le immissioni di agenti patogeni". 

"Le continue segnalazioni giunte dai cittadini circa i numerosi nuovi casi di patologie asbesto correlate che si sono manifestati in uno ad altre patologie dovute alla contaminazione degli ambienti di vita e di lavoro", spiegano ancora dall'Ona sono state oggetto di una conferenza a Firenze del 19 settembre dal titolo “Amianto e geotermia”. In seguito a quell'evento, data la partecipazione di cittadini e lavoratori provenienti dalla Val di Cecina che hanno segnalato la necessità di un ulteriore approfondimento per quanto riguarda il territorio, l'Osservatorio Nazionale Amianto ha così deciso di organizzare il nuovo appuntamento.

A Saline parteciperanno, tra gli altri, con l’avvocato Ezio Bonanni presidente dell'Ona, anche il professor Andrea Borgia, oltre a cittadini e lavoratori. Si parlerà di "patologie quali il mesotelioma, il tumore polmonare, l’asbestosi, placche pleuriche e ispessimenti pleurici diretta conseguenza dell’utilizzo di amianto nella produzione di energia elettrica, e di altre patologie di cui si sospetta un sinergismo anche con altri agenti patogeni legati alle immissioni geotermiche".

"Assistiamo a continue, numerose, segnalazioni all’Associazione da parte di cittadini e lavoratori di nuovi casi di patologie asbesto correlate dovute al massiccio utilizzo di amianto nelle centrali elettriche dei Campi di Larderello e del Monte Amiata, e di altre patologie di cui si sospetta un sinergismo per l’esposizione ad amianto e ad altri patogeni la cui presenza è riconducibile alle emissioni geotermiche" ha dichiarato Bonanni, che già dalle ore 16 comincerà a ricevere presso la sede ONA cittadini e lavoratori che hanno subito danni per via dell’amianto e che quindi agiranno per le vie legali nei confronti dei responsabili per il risarcimento dei danni.

"Per tre casi di mesotelioma da amianto di lavoratori ex Enel, ormai deceduti, la Procura Generale presso la Corte di Appello di Firenze, che aveva avocato le indagini, ha chiesto e ha ottenuto il rinvio a giudizio di alcuni dirigenti ENEL per il reato di omicidio - spiegano ancora dall'Ona - Il dibattimento proseguirà in primavera. Per le altre vittime sono stati depositati i ricorsi presso il Tribunale del Lavoro di Pisa".