Attualità lunedì 11 settembre 2023 ore 21:10
Agricoltura toscana di slancio nel 2022 della siccità record
La produzione reale è cresciuta, in controtendenza con quanto è avvenuto a livello nazionale dove si è registrata una flessione. I dati Irpet
TOSCANA — L'agricoltura toscana ha attraversato di slancio il 2022 della grande sete, con una siccità record che altrove in Italia ha invece fatto segnare una battuta d'arresto alla produzione reale. Non così in Toscana dove si è registrata una crescita del +2,7%, in controtendenza rispetto alla contrazione nazionale del -1,5%. La produzione nominale, spinta dal forte aumento dei prezzi, ha segnato poi un +16,2% a fronte di una media italiana del +15,4%.
I dati emergono dall'ultima nota congiunturale dell'Irpet: "Nel 2022 l’agricoltura toscana ha prodotto un valore di 3,9 miliardi di euro (prezzi correnti), con un incremento del +16,2% rispetto all’anno precedente. Al netto del valore dei consumi intermedi, che spinti dal generale aumento dei prezzi, sono aumentati di quasi un quarto, il valore aggiunto è stato di 2,6 miliardi di euro, con un incremento rispetto al 2021 del 12,5%", analizzano gli esperti.
Nel quadro luminoso non mancano le ombre: "L’analisi in termini di volumi mostra un quadro molto diverso, con la produzione che ancora non riesce a recuperare rispetto al periodo pre-Covid (-7,6% rispetto al 2019)".
Entrando nel dettaglio dei singoli comparti, il processo inflattivo ha inciso positivamente su produzioni animali, caccia e servizi connessi, consentendo un aumento rilevante sia della produzione (+17,5%) sia del valore aggiunto (+13,8%).
Perdite contenute anche in silvicoltura e pesca, con valore aggiunto rispettivamente del +1,8% e del +2,4% nonostante la contrazione dei volumi di produzione.
Tra le filiere agricole, cerealicoltura sotto stress ma le coltivazioni vegetali nel complesso hanno segnato un +4,1% in produzione reale e un +16,8% nominale. Stabile la zootecnia sotto il profilo delle produzioni, ma con un balzo avanti nel valore fino al +20,3%.
Positiva la performance di vitivinicoltura e olivicoltura, con segni positivi sia in termini reali (rispettivamente, +8,7% e +27,9%) che nominali (rispettivamente, +15% e +30,3%). Bene la frutta, la cui produzione è cresciuta rispetto al 2021 del 65,1%, recuperando pienamente le perdite dell’anno precedente, a fronte di una crescita nazionale del 23,2%. Il florovivaismo sembra aver superato largamente la crisi del periodo Covid: in termini reali la crescita della componente vivaistica è stata dell’1,1%, a fronte diun aumento in valore dell’11,5%, mentre il valore della produzione floricola è cresciuto dell’11,6%.
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