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Attualità giovedì 25 gennaio 2024 ore 18:40
Una nuova strada regionale per avvicinare l'Amiata
La strada provinciale del Cipressino è stata riclassificata e trasferita sotto il demanio della Regione Toscana. Il progetto per potenziarla
FIRENZE — Una nuova classificazione e la strada provinciale 64 del Cipressino che collega il territorio dell’Amiata alla Due Mari tramite lo svincolo di Paganico nord si laurea strada regionale: passerà sotto il demanio della Regione Toscana, insieme a un tratto della Sp26 di Arcidosso. In tutto si tratta di poco più di 31 chilometri di tracciato: circa 26,95 chilometri del Cipressino e 4,095 chilometri della Sp26.
La nuova classificazione che punta ad avvicinare l'Amiata al resto del territorio toscano è stata presentata stamani dal presidente della Regione Eugenio Giani insieme all’assessore alle infrastrutture e mobilità Stefano Baccelli, al presidente della provincia di Grosseto Francesco Limatola e ai sindaci dell’area. Presente anche l’assessore regionale allo sviluppo economico Leonardo Marras.
La giunta di palazzo Strozzi Sacrati ha già dato il via libera all’operazione, ma occorre ancora il passaggio della delibera in Consiglio regionale, mentre la quarta commissione ha già deliberato ieri.
L'importanza del passaggio è stata spiegata dal presidente Giani: “Questa strada ha rilevanza regionale, è il collegamento che dalla E78 arriva ad Arcidosso e costituisce l'asse che vogliamo adeguare perché diventi più veloce, più sicura e avvicini l’Amiata grossetana e senese a tutta la Toscana".
La strada del Cipressino
La Sp 64 del Cipressino si sviluppa interamente nel territorio della provincia di Grosseto e funge da collegamento del territorio del Monte Amiata con la strada statale 223 - E78 Due Mari tramite lo svincolo di Paganico Nord.
Il tracciato attraversa i comuni di Civitella Paganico, Cinigiano, Arcidosso e Castel del Piano ma assicura il collegamento con i territori limitrofi tra cui la Val d’Orcia e il versante senese dell’Amiata.
Attraverso la rete viaria provinciale esistente, infatti, è possibile raggiungere i comuni di Montalcino, Castiglione d’Orcia, Seggiano, Roccalbegna, Santa Fiora, Roccastrada, Campagnatico, Murlo e Monticiano.
La strada termina nel centro abitato di Castel del Piano, nel complesso degli insediamenti dell’area amiatina che comprende un bacino di sfruttamento per la produzione di energia geotermica.
Nel dettaglio il passaggio alla Regione Toscana va dalla bretella di collegamento tra lo svincolo di Paganico Nord della Ss223 e la Sp64 in corrispondenza del chilometro 1+225 ed il tratto della Sp64 compreso tra il chilometro 1+225 e il chilometro 27+405 in corrispondenza con il bivio di Arcidosso, per una lunghezza di 26,18 Km.
Oltre a questo tratto della Sp64 è previsto il passaggio a Regione Toscana della Sp26 dal chilometro 0+000 al chilometro 4+095 per una lunghezza di di 4,095 chilometri.
Sul progetto sono investiti 65 milioni di euro supportati dal Fondo di sviluppo e Coesione: "Quando sarà completato - ha aggiunto Giani - il Cipressino cambierà volto. Con la nostra direzione regionale pensiamo ad un progetto complessivo in cui si allarga la strada, si risistemano i ponti e quindi l’arrivo ad Arcidosso sarà più veloce e sicuro. Facciamo un servizio all’Amiata ma è anche un modo per mostrare ad Enel Green Power, il soggetto con cui contratteremo il rinnovo delle concessioni geotermiche, che la Regione mette la sua parte e ci aspettiamo altre risorse per poter sviluppare questa strada e in futuro poter arrivare fino alla Cassia, sul versante più a est, collegando quindi le due valli e dare quindi all’Amiata quelle infrastrutture che meritano”.
"Una decisione cruciale"
Soddisfatto l’assessore Baccelli che definisce questo passaggio “una decisione cruciale". Ed ha aggiunto: "Non ho memoria della regionalizzazione di una strada provinciale, segno davvero forte dell’attenzione che vogliamo dare a questo territorio, della condivisione con la Provincia e tutti i comuni interessati per avere una nuova strada regionale".
"Le risorse ci sono - ha assicurato l'assessore - perché abbiamo già stanziato in bilancio 550mila euro per il primo anno e 300mila per le annualità 2025 e 2026”.
Dello stesso tenore le espressioni del presidente della Provincia Limatola e dei sindaci presenti: Daniele Rossi sindaco di Cinigiano, Jacopo Marini sindaco di Arcidosso, Alessandra Biondi sindaca di Civitella Paganico, Federico Balocchi sindaco di Santa Fiora, Michele Bartalini sindaco di Castel del Piano. Tutti d'accordo nel definire l’operazione “un momento storico per il territorio”.
E di "passaggio storico" ha parlato anche l’assessore Marras: "Questa è la strada di penetrazione verso la montagna. L’impegno per renderla sicura è fondamentale per la sopravvivenza di un intera comunità”.
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