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Attualità venerdì 13 settembre 2024 ore 09:05

Toscani nel mondo, 214.121 vivono all'estero

valigia

Quanto all'Europa i più hanno scelto il Regno Unito, ma in generale ad attrarre la maggioranza dei migranti toscani è il Brasile. Tutti i particolari



LUCCA — Il Brasile risulta la destinazione più attrattiva: accoglie ben 28.377 toscani che hanno scelto di vivere all'estero. In area Vecchio Continente invece va per la maggiore il Regno Unito, dove dimorano 22.710 toscani. A fotografare la situazione dei toscani nel mondo è il Rapporto Migrantes del 2023 che, stilato a livello nazionale, ha censito anche i toscani iscritti all'Aire: 214.121, ovvero il 5,9% della popolazione regionale. 

I dati sono stati diffusi in occasione della Giornata annuale dei toscani nel mondo che si è svolta ieri mattina nel complesso San Micheletto di Lucca, storica 'capitale' dell’emigrazione di un tempo.

I paesi con il numero più alto di toscani all’estero sono il Brasile con 28.377 presenze e l’Argentina con 25.190 iscritti, mentre negli Stati Uniti si registrano 14.416 presenze.

Nei paesi europei il Regno Unito è il primo della classifica con 22.710 presenze, seguito dalla Svizzera con 16.414 presenze, dalla Francia con 16.346 presenze e dalla Germania con 14.903 presenze. Tra i paesi della nuova emigrazione si segnala la Spagna con 10.628 presenze.

Il capoluogo di provincia con il più alto numero di cittadini all’estero è Firenze (40.539), con una incidenza sulla popolazione che tuttavia è in linea con la media regionale del 6,2%, mentre il capoluogo con una incidenza percentuale superiore risulta essere Lucca, (12.610 persone con incidenza del 14,2%).

Tra Firenze e Lucca si colloca Livorno (16.399 cittadini, incidenza del 10,07%), seconda sia in termini assoluti che percentuali.

Tra i Comuni non capoluogo di provincia che presentano percentuali più alte di corregionali all’estero spiccano in particolare Bagni di Lucca (53,6%), Pontremoli (43,4%), Castelnuovo di Garfagnana (25,7%), Fivizzano (24,0%), Barga (18,6%), Capannori (16%).

Riguardo all’associazionismo, dopo l’ultimo censimento regionale realizzato nel 2021, sono attive nei cinque continenti 44 associazioni di adulti e 9 associazioni di carattere giovanile.

"Evitare la dispersione associazionistica"

“Dobbiamo contrastare ed evitare la dispersione dell’associazionismo dei toscani all’estero”: questo l’impegno prioritario indicato dal presidente della Regione Toscana Eugenio Giani circa le politiche regionali in questo ambito, aprendo i lavori ieri a Lucca.

“La dispersione è il pericolo maggiore”, argomenta Giani, perché mette a rischio “una risorsa fondamentale per l’identità e la valorizzazione della Toscana e dei suoi legami straordinari”, che ancora oggi “sono presenti in tutti e i continenti del mondo”. 

“I toscani nel mondo – aggiunge - , si ritrovano in molte realtà protagonisti di una storia che deve essere conosciuta, studiata e valorizzata e su questo la Regione Toscana promette impegno”.

“In questo periodo abbiamo cercato di creare le condizioni per poter sviluppare una attività più intensa dei toscani nel mondo”, ricorda il presidente, che ha annunciato risorse con le prossime variazioni di bilancio per sviluppare iniziative.

Giani, nel suo intervento, si è soffermato sulla rilevanza attuale del ruolo della presenza italiana all’estero riguardo alla “promozione turistica e allo sviluppo economico attraverso attrazione investimenti e cooperazione” e accoglie la proposta di Ilaria del Bianco, presidente dell’associazione dei Lucchesi nel mondo, la più importante associazione di toscani all’estero, di rendere più frequenti le occasioni di incontri in presenza tra i coordinatori delle associazioni.

Nel corso dell'iniziativa a Lucca il sindaco Mario Pardini ha portato i saluti della città e nel pubblico siedevano l’assesosre regionale Stefano Baccelli, i consiglieri regionali Riccardo Baldini e Mario Puppa, quest’ultimo membro del consiglio dei Toscani nel mondo e a cui sono state affidate le conclusioni della prima parte dei lavori.

Nel corso della mattinata, in cui è stato presentato un focus su studi e prospettive della nuova mobilità verso l’estero, il dirigente Filippo Giabbani ha ricordato l’impegno della Toscana in questo ambito. Dal rinnovamento della governance con la costituzione nel 2022 del nuovo consiglio dei Toscani nel mondo e la ricostituzione dei coordinamenti delle associazioni nei vari continenti, alla storica attività con le Borse Mario Olla, fino ai nuovi corsi di lingua italiana e allo studio affidato al Pin di Prato sulle opportunità della presenza di toscani in altri Paesi riguardo a turismo e attività economiche.


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