Attualità mercoledì 30 gennaio 2019 ore 12:17
La Toscana ha una nuova legge sulla geotermia
Venti i voti favorevoli, sei i contrari e sei gli astenuti. Grande soddisfazione da parte dei promotori pisani, Mazzeo, Nardini e Pieroni (Pd)
FIRENZE — La nuova legge regionale sulla geotermia è realtà. Il consiglio regionale della Toscana l'ha approvata questa mattina con 20 voti a favore e 6 contrari. Sei i consiglieri che si sono astenuti. La legge è passata con il voto favorevole di Pd e Art. 1-Mdp, il no di M5S, di Sì-Toscana a Sinistra e Gruppo Misto-Tpt, l’astensione degli altri gruppi di opposizione, fra i quali Forza Italia.
Respinta una proposta di legge a firma M5S (“Disposizioni in merito al coordinamento tra l’attività di sfruttamento della geotermia e l’individuazione nel Piano energetico regionale (Paer) delle aree non idonee e disposizioni in merito al rilascio delle concessioni”).
In fase di votazione sono stati approvati anche alcuni emendamenti. Il primo, a firma di Tommaso Fattori (Sì-Toscana a Sinistra), Paolo Sarti (Sì-Toscana a Sinistra), Simone Bezzini (Pd), Stefano Scaramelli (Pd), Serena Spinelli (Art.1-Mdp), prevede un monitoraggio in continuo, con possibilità in accesso remoto da parte di Asl e Arpat, del funzionamento di tutti gli impianti con particolare riferimento alle emissioni in atmosfera.
Il secondo, presentato dal Pd (a firma di Leonardo Marras, Stefano Baccelli e Monia Monni), specifica che la convenzione che disciplina le iniziative volte all’impiego dell’energia termica residua, a favore del sistema economico locale o di progetti di teleriscaldamento, eventualmente realizzata da soggetti terzi, debba disciplinare anche le modalità di subentro dello stesso concessionario o di altro soggetto nelle attività, in caso di inadempimento del terzo. In caso di cessazione da parte del soggetto terzo, inoltre, il concessionario è tenuto a stipulare una nuova convenzione entro 18 mesi.
Via libera anche a due emendamenti del Pd (primo firmatario Stefano Scaramelli) che sostituiscono il termine di 60 giorni con il termine di 90 per gli adempimenti e le verifiche da effettuare in relazione ai procedimenti in corso.
Infine, è stato approvato un emendamento a firma di Tommaso Fattori (Sì-Toscana a Sinistra), Paolo Sarti (Sì-Toscana a Sinistra), Simone Bezzini (Pd), Stefano Scaramelli (Pd), che ribadisce che i fluidi estratti dal territorio dell’Amiata hanno una composizione chimica, purtroppo ricca di inquinanti, diversa dagli altri estratti in Toscana e che “è necessario assumere, quale livello massimo da non superare, lo scenario attuale delle emissioni in atmosfera”.
Grande la soddisfazione dei consiglieri regionali pisani del Partito democratico, Antonio Mazzeo, Alessandra Nardini e Andrea Pieroni, pensando all'Alta Val di Cecina.
"E' un passo avanti decisivo e qualificante, atteso ed auspicato - ha subito commentato Pieroni -. La Regione Toscana fa la sua parte con responsabilità e competenza. La nuova legge definisce un quadro certo di garanzie per gli investitori, le imprese, gli enti locali ed i cittadini. È' anche una legge esigente, che fissa un equilibrio ancora più avanzato tra sviluppo geotermico, sostenibilità ambientale, rispetto del paesaggio e ricadute sociali, occupazionali ed economiche. Ora avanti con l'intesa tra Regione, Comuni ed Enel Green Power per creare le condizioni di una nuova fase di sviluppo, dando così certezze e nuove prospettive ai 5000 addetti che in Italia operano nel comparto geotermico".
"Era un impegno che ci eravamo presi nella manifestazione GeotermiaSì a Pomarance - ha commentato Mazzeo - e che abbiamo portato a compimento provando a dare le risposte che dal territorio ci erano arrivate dai cittadini, dai lavoratori, dalle imprese. Questo testo ci permette di coniugare al meglio tutela dell'ambiente, sviluppo economico e salvaguardia occupazionale ed è frutto di un grande lavoro di confronto, ascolto e partecipazione tanto con le amministrazioni locali quando con le rappresentanze sociali e i comitati".
"E', insomma, frutto di un nuovo modello partecipativo - ha aggiunto il consigliere del Pd - che può rappresentare un esempio per affrontare da un punto di vista legislativo anche altre tematiche. Ma quello di oggi rappresenta solo un primo passo a cui ne dovranno seguire altri: da un lato la giunta regionale dovrà perseguire al più presto la chiusura del protocollo col principale soggetto che opera sulla geotermia tradizionale, dall'altro spetterà al governo fare la sua parte rivedendo la scelta scellerata di togliere gli incentivi previsti per le energie rinnovabili al settore geotermico".
"In ballo non c'è solo il futuro di un settore produttivo vitale per la nostra regione - ha concluso Mazzeio -, ma la tenuta sociale di interi territori a partire dalla Valdicecina. La Toscana, ancora una volta, ha fatto la sua parte negli interessi dei cittadini, dei lavoratori e delle imprese. Speriamo che il governo possa e voglia fare altrettanto".
"Una legge importante, fondamentale, attesa da tempo, troppo tempo - questo invece il commento a caldo di Nardini -. La Regione conferma così di fare sul serio nella difesa e nel sostegno ad una produzione energetica ecocompatibile ed economicamente strategica.
Grazie alla Giunta e poi al Consiglio, è stato portato avanti un lavoro di confronto con le amministrazioni locali, le imprese, i rappresentanti dei lavoratori, i vari soggetti interessati. Sviluppo del territorio, occupazione e rispetto dell'ambiente possono e devono essere coniugati.
La Toscana ed i territori geotermici, come la Val di Cecina, dimostrano che è possibile, grazie anche all'innovazione tecnologica".
"Le nuove tecnologie oggi a disposizione, infatti - ha sottolineato la consigliera del Pd -, consentono di raggiungere l'obiettivo della mitigazione ambientale, che resta una nostra priorità. L'approvazione di questa legge è la risposta più bella e concreta alla mobilitazione di tante cittadine e cittadini, comitati, sindacati, lavoratori ed enti locali, che hanno portato in piazza la forte richiesta di tutela del futuro produttivo dei loro territori. Adesso il Governo targato Lega e 5 Stelle riveda la decisione scellerata sugli incentivi e corregga la scelta fatta con la reintroduzione nel decreto Fer2. Se così non fosse si confermerebbe un attacco deliberato al futuro economico e demografico di intere aree della nostra Regione. Ed in quel caso non staremmo a guardare, ma continueremmo a far sentire forte e chiara la nostra protesta".
"Non siamo affatto contrari all’attività geotermica - ha invece specificato il capogruppo di Fi, Maurizio Marchetti -, ma ancora una volta la Regione interviene sulla materia con un provvedimento tardivo, cambiando le regole in corsa e avendo prestato poco ascolto ai comitati e ai territori. Per questo ci siamo astenuti".
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