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Attualità martedì 01 febbraio 2022 ore 17:45
Geotermia e salute, lo studio di Ars fa il punto
Nessun tipo di correlazione tra energia geotermica e salute dei residenti. Ulteriori ricerche saranno svolte sui metalli rintracciati nelle acque
POMARANCE — Nessuna correlazione tra emissioni geotermiche e aspetti sanitari. È questa la principale conclusione emersa dall’indagine InVETTA, coordinata da Ars e commissionata dalla Regione, presentata a Palazzo Strozzi Sacrati a Firenze. Lo studio, tuttavia, ha evidenziato la presenza nelle acque di metalli, come arsenico e tallio, che dovranno essere sottoposti a ulteriori studi e approfondimenti.
"Ringrazio Ars che ha sviluppato con competenza questa indagine dalla quale emerge la mancanza di effetti sulla salute delle persone provenienti dalle emissioni geotermiche - ha detto il presidente Eugenio Giani - l’area amiatina ha caratteristiche diverse da quelle dell’area geotermica pisana, dove l’energia viene sfruttata da molto tempo. Nell’Amiata invece questa attività è più recente e si aggiunge alle caratteristiche minerarie dell’area. Ci sono infatti aspetti legati alla presenza di arsenico e tallio nelle acque che meritano di essere monitorati ed approfonditi".
"L’indagine è uno studio che non ha precedenti per profondità, cura dei dettagli, durata ed estensione - ha aggiunto l’assessore alla Salute Simone Bezzini - questo lavoro di ricerca, portato avanti negli anni, in modo davvero molto minuzioso e serio, ci consegna un risultato rassicurante sull’assenza di impatti sulla salute direttamente collegabili all’attività geotermica. Presto presenteremo una delibera per la costituzione di una task-force tra ambiente e sanità, per dare seguito alle risultanze dello studio e fare i dovuti approfondimenti”.
Per l'indagine InVETTA (Indagine di biomonitoraggio e Valutazioni Epidemiologiche a Tutela della salute nei Territori dell’Amiata) hanno partecipato 2060 cittadini, di età compresa tra 18 e 70 anni, alcuni dei quali si sono sottoposti volontariamente. Per ciascun partecipante è stata fatta la raccolta di un campione di sangue e urina per la determinazione di un set di metalli e di parametri ematochimici, l’effettuazione di una spirometria, la misurazione della pressione arteriosa e dei parametri antropometrici, la somministrazione di un questionario approfondito su informazioni personali, stili di vita, storia clinica.
"Oltre 10 anni di studi approfonditi dimostrano che non vi sono impatti significativi sulla salute derivanti dall’attività geo-termoelettrica. Si tratta di un risultato importante, che deve certamente rassicurare la popolazione e che consente di sviluppare programmi di valorizzazione della risorsa geotermica - ha aggiunto l'assessora all'Ambiente, Monia Monni - nella stagione della transizione ecologica ed energetica tutti i sentieri che guardano alla sostenibilità devono tenere in primaria considerazione la correlazione tra ambiente e salute, consapevoli che le scelte che compiamo oggi avranno impatti sulle generazioni future".
“InVETTA rappresenta la fine di un lungo percorso, perché Ars è stata chiamata in causa dalla Regione dal 2007 per lavorare sul territorio e fare approfondimenti epidemiologici - ha concluso Fabio Voller, coordinatore osservatorio di epidemiologia di Ars - se rispetto alle emissioni geotermiche non abbiamo trovato correlazioni con aspetti sanitari se non con l’ipertensione, elemento abbastanza anomalo e che approfondiremo, più problematici sono i dati legati alla natura entropica del territorio. Ovvero, la presenza di taluni metalli, che ci spingerà ad ulteriori studi".
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