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Attualità lunedì 19 ottobre 2015 ore 19:12

Floramiata, cassa integrazione subito e ripartenza

Foto di: Immagine di repertorio

I consiglieri regionali senesi del Pd, Bezzini e Scaramelli, commentano l’avvio del confronto sulla cassa integrazione in deroga per Floramaiata



AMIATA — E’ proprio con l’obiettivo di dare un futuro al polo produttivo più importante dell’Amiata che i consiglieri PD Bezzini, Marras e Scaramelli hanno presentato nei giorni scorsi un’interrogazione alla giunta regionale – all’ordine del giorno nella seduta di domani - per chiedere misure a sostegno dell’economia dell’intera zona.

«L’incontro sarà un passo in avanti positivo sulla strada della domanda per la cassa integrazione in deroga per i lavoratori di Floramiata. Al tavolo saranno presenti Regione Toscana, istituzioni senesi, curatore fallimentare dell’azienda, attualmente in esercizio provvisorio, e sindacati. In questo momento la priorità è guardare ai lavoratori, alle loro famiglie e alla necessità di rilanciare lo sviluppo del settore. Il florovivaismo dell’Amiata deve rientrare nel potenziamento della competitività agricola e serve attivarsi anche nella promozione del trasferimento di conoscenza proprie del settore, e di queste zone, per determinare la ripartenza e lo sviluppo economico di tutta l’area. In questa prospettiva lo sviluppo del comparto deve essere legato al coinvolgimento di grandi aziende toscane, di player già attivi nel comparto che possano dare una prospettiva di lavoro, e di futuro, alle tante maestranze di cui l’Amiata è ricca».

Lo dice Stefano Scaramelli, consigliere regionale del Pd, a proposito dell’incontro sulla crisi di Floramiata in programma mercoledì prossimo.

A questo Simone Bezzini aggiunge: «Ci siamo da subito attivati per coinvolgere la giunta regionale e spero che l’apertura del confronto tra istituzioni, azienda e sindacati possa far scaturire al più presto le risposte che i lavoratori attendono. Bene che la giunta abbia valutato come accoglibile la Cassa integrazione in deroga per i dipendenti di Floramiata, sollecitando il curatore fallimentare a presentare subito la richiesta. Accanto a questa misura di tutela dei lavoratori, vanno messe in atto strategie concrete per rilanciare il polo di Floramiata e dare prospettive ad un territorio che altrimenti rischia di essere marginalizzato».


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