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Attualità domenica 06 dicembre 2020 ore 07:00
Geotermia, altolà alla Regione
Dalla Val d'Orcia lettera aperta di Ecosistema all’assessore Monni: perplessità sulle centrali, road map per confrontarsi e tutelare il territorio
SIENA — Nell’era del climate change la tutela ambientale è il
tema con cui misurarsi. A cominciare dalle decisioni politiche e dalla visione
di chi ha responsabilità di governo.
Il tema è al centro di una lettera aperta
indirizzata all’assessore regionale all’Ambiente Monia Monni. Mittente: Ecosistema,
un coordinamento attivo sui territori Amiata, Val d’Orcia e Valdichiana,
costituito da un gruppo di associazioni
(Club Unesco Siena, Gruppo di Lavoro per la Val d’Orcia, Italia Nostra Siena,
Italia nostra Toscana, Legambiente Circolo Terra e Pace, Opera Val d’Orcia,
Pyramid, Rete dei Comitati per la difesa del territorio), ma anche da
amministratori locali, operatori economici, studiosi, professionisti,
cittadini, in collegamento con altri comitati sul territorio provinciale e
regionale.
“Siamo tutti soggetti operanti nel sud della provincia di Siena, in
un’area considerata troppo spesso periferica rispetto alla sede regionale,
soprattutto l’Amiata, nella quale da decenni si sfrutta intensamente la risorsa
geotermica. Risorsa sulla quale da tempo ci interroghiamo, coinvolgendo persone
qualificate in convegni, iniziative pubbliche, rapporti istituzionali che si occupano
di un argomento tanto complesso e che richiede, per noi che lo viviamo da
vicino, un approccio multiplo e attento”, scrivono gli esponenti di Ecosistema all'assessore toscano.
Nella lettera aperta si fa riferimento al convegno tenuto
a San Quirico d’Orcia il 14 dicembre 2019. “Centrale geotermica Le Cascinelle:
aspetti valutativi e propositivi del territorio Val d'Orcia”, è stato il tema.
“Occasione
particolarmente partecipata che ha permesso un significativo momento di
approfondimento grazie alla partecipazione di vulcanologi, geologi, storici,
paesaggisti, amministrativisti. Perché, se è vero che la risorsa geotermica può
essere rivendicata come centrale per la Regione, coprendo già ben il 70 per
cento dell'energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili in Toscana, è
altrettanto vero che sempre più interessi si stanno muovendo verso quelli che
lei chiama "margini di sviluppo": nonostante la rilevante quota già
dedicata al geotermico genericamente inteso, infatti, si prevede di poter
allargare ancora la sua quota”. E' sull'idea di allargare la quota che Ecosistema tiene alte le antenne.
Gli esponenti di Ecosistema da anni seguono “i tanti
progetti di permessi di ricerca e di nuove centrali geotermiche che stanno
spuntando un po' ovunque sul nostro territorio; come conosciamo il forte e
crescente malcontento sociale che questa condizione sta generando”.
L’occasione
per la lettera aperta all’assessore regionale, muove da un’intervista di Monni a
Greenreport, nella quale considera “centrale promuovere una partecipazione
reale della cittadinanza”. Concetto che Ecosistema apprezza e rilancia ma al
tempo stesso manifesta perplessità condivise da istituzioni locali sui nuovi
progetti di centrali all'orizzonte”.
Il punto per Ecosistema è molto chiaro e
ruota attorno a una maggiore consapevolezza del valore dell’integrità di territori
a “vocazione culturale ed economica”.
Consapevolezza manifestata da amministratori
che “non intendono tradire gli impegni assunti con i cittadini, imprenditori
che hanno investito con passione in agricoltura biologica, turismo di qualità,
servizi su un territorio che ha nel paesaggio una risorsa fondamentale, un’idea
stessa di attenzione e cura dell’ambiente sempre più interiorizzata dalle
nostre comunità locali che intendono essere protagoniste attive del proprio
futuro”.
Ecosistema propone all’assessore Monni una road map lungo la quale confrontarsi.
E visto che per l’assessore regionale la partecipazione e l’ascolto sono la cifra
del nuovo corso, Ecosistema è pronto a interagire. In maniera costruttiva, dati
alla mano.
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