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Attualità lunedì 27 febbraio 2017 ore 19:09

Le Donne del vino fanno festa

​Al via Festa delle Donne del vino, ideata da Cinelli Colombini; Remaschi: "Determinazione e passione sono la forza di questo appuntamento"



MONTALCINO — Il 4 marzo l'associazione Donne del vino, con la Regione Toscana, ha ottime ragioni di fare festa. Tanti eventi animeranno il territorio nelle province di Firenze, Siena, Livorno, Grosseto, Lucca e Pisa. Protagoniste indiscusse proprio le donne toscane, leader nell'economica vitivinicola regionale.

Secondo i dati ARTEA, relativi alla produzione 2016 - si apprende da un comunicato - almeno un terzo delle imprese del settore, 6524 per l'esattezza, sono nelle loro sapienti e appassionate mani, mentre se si guarda alla superficie coltivata a vite della Toscana – in tutto circa 53 mila ettari destinati a Dop, Igt e vino da tavola – almeno per il 34 per cento ha a che fare con una donna (per quasi il 20 per cento si tratta di conduzioni femminili esclusive per la restante parte miste).

Nelle produzioni Dop, che in Toscana interessano quasi 43 mila ettari di territorio - prosegue la nota - troviamo in prima fila 1437 imprenditrici in aziende esclusive (7502 ettari, oltre il 17 per cento del totale) e altre 218 in imprese miste (7205 ettari, il 16,8 per cento). Agli uomini (3232) restano affidati 28154 ettari (65 per cento circa), Per la produzione Igt (3749 ettari) si resta nelle medesime percentuali. Per il vino da tavola (1930 ettari) la percentuale della conduzione femminile sale al 40 per cento.

Questi numeri fanno da cornice in Toscana all'edizione 2017 della Festa delle donne del vino, che ha per tema vino e motori, presentata lunedì mattina dall'assessore Marco Remaschi, con Antonella D'Isanto, delegata regionale dell'Associazione Donne del Vino. 

La Festa delle Donne del vino è nata lo scorso anno in Toscana, ideata da Donatella Cinelli Colombini, e dal 2017 è diventata un evento nazionale. Nella nostra regione vede la partecipazione di un nutrito drappello di donne e imprese, decise a rendere omaggio alla cultura e ai luoghi del vino.

"Ospitare la presentazione di questa iniziativa che va consolidandosi, è un elemento di grande importanza e orgoglio – ha detto l'assessore Marco Remaschi – In voi donne trovo quella forza naturale che sapete mettere in tutto ciò che fate e di cui c'è molto bisogno, così come la capacità di affrontare sfide importanti, con quell'ottimismo tenace tipico del tratto femminile. Qualità, determinazione, passione, sono aspetti fondamentali quando si parla di vino e quando si parla di donne che producono vino. E sono aspetti che devono continuare a contraddistinguerci come Toscana e come Italia. L'agricoltura per la Toscana è un settore rilevantissimo, per esempio in termini di occupazione.

Solo nella viticoltura nell'ultimo decennio i dati occupazionali sono aumentati del 10 per cento, in questo momento un segnale importante, che dimostra che il settore è in crescita. Per questo – ha concluso – lancio una sfida e faccio una proposta: prima dell'estate organizziamo insieme una giornata nella sede della Presidenza della Regione, dedicata alle donne e all'agricoltura con un occhio particolare alla scuola e alla formazione delle giovani generazioni".

"E' giusto dare riconoscimento ulteriore al valore delle donne, nuove protagoniste di un settore produttivo tradizionalmente maschile che desiderano con questa festa mettere in evidenza il proprio talento, diffondere la cultura del vino e il consumo responsabile - sottolinea Antonella D'Isanto – i numeri del nostro impegno nelle imprese vitivinicole toscane dicono quanto rilevante sia il nostro ruolo e il valore aggiunto che siamo in grado di portare".

Tanti gli appuntamenti: itinerari, visite guidate, incontri e naturalmente degustazioni alla scoperta di un mondo affascinante, dove le donne si sono affermate con talento e professionalità. 

Ecco l'elenco delle donne e delle imprese che propongono iniziative per il pomeriggio e la sera del 4 marzo: la presidente nazionale Donatella Cinelli Colombini con l'azienda Casato prime Donne di Montalcino, la delegata regionale Antonella d'Isanto con l'azienda agricola I Balzini di Barberino Val d'Elsa, Giulia Franchi dell'Enoteca Giulia di Forte dei Marmi, Antonella Manuli della Fattoria La Maliosa di Saturnia, Maria Giulia Frova della Tenuta Il Corno a San Casciano Val di Pesa, Maria Antonietta Corsi del Castello di Querceto a Greve in Chianti, Nadia Negro dell'azienda Fattorie Toscane di Pontedera, Claudia Del Duca dell'azienda agricola Marcampo di Volterra, Priscilla Occhipinti della Distilleria Nannoni di Civitella Paganico, il delegato AI S Livorno Paola Rastelli e l'enologa Vincenza Folgheretti al Casone Ugolino di Castagneto Carducci.

Le iniziative vedono coinvolti anche il Museo Piaggio di Pontedera, la Pinacoteca e il Museo civico di Volterra e il Museo della Civiltà contadina di Pitigliano. Le Donne del vino In Toscana sono 80 e in Italia 700. La maggior parte sono produttrici, ma anche ristoratrici, sommelier e giornaliste. L'associazione nazionale è nata nel 1988 per merito della produttrice toscana Elisabetta Tognana. Rappresenta tutte le categorie della filiera vitivinicola ed è tra le espressioni più interessanti dell'imprenditoria femminile. Tutti gli eventi sono pubblicati sul blog: www.ledonnedelvino.it


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