SuperCani? In principio era un cocker…
di Monica Nocciolini - lunedì 11 febbraio 2019 ore 07:00
SuperGiochi per SuperCani? Cosa sono? Chi vi gareggia? E perché sono Super? Ehhh ma quante domande! Vabbè, andiamo per ordine. In principio era Joe. Un cocker come tanti, pensavano i suoi umani Giuseppe e Nadia, anzi semmai più delicato in quanto privo della vista. Un cane disabile, pensavano loro, va seguito e compreso nei suoi limiti. Così passò qualche tempo con Joe che ci marciava, lasciandosi viziare a più non posso come ogni cockerino orecchie-pendule che si rispetti. Nel tempo libero, però, non visto, Joe si trasformava in SuperJoe, eroe dai mille cimenti in cui se la cavava perfettamente anche senza vista, manco avesse i sensori antiurto, semplicemente sfoderando SuperFiuto, SuperUdito, SuperCuore e SuperGioia.
Giuseppe e Nadia qualche sospetto iniziarono a nutrirlo, ma un giorno lo colsero sul SuperEroico fatto nel bel mezzo dell’ennesima impresa e: «Ma il mio cane è un eroe! Mon chien est un héros! Mi perro es un heroe! My Pet’s Hero!», giubilarono in tutte le lingue del mondo presi dall’euforia. Era il 2014 e il progetto nacque da sé: scovare i SuperEroi che come Joe vivono dissimulati nelle nostre case, affrittellati sui divani del salotto, esclusivisti delle poltrone più comode e pronti a ogni stratagemma per chiudere la giornata sotto al piumone tra i guanciali del lettone.
Già ma come far sì che il SuperDog che si cela in ogni apparentemente anonimo cagnolino si manifestasse? «Dovevamo mettere a disposizione di ogni cane l’opportunità di rivelare pubblicamente il suo SuperPotere – raccontano il fondatore di My Pet’s Hero Giuseppe Maremonti e la cofondatrice Nadia Bracchi coi ‘bau’ di assenso di Joe – ovvero il talento che lo distingue e che spesso rimane nascosto tra le pieghe delle copertine della cuccia o delle nostre stesse sottovalutazioni da umani. Così abbiamo sviluppato il format dei SuperGiochi a 6 Zampe, un circuito di attività ludico-sportive per cani e persone pensato apposta per valorizzare al meglio le abilità di ogni quattro zampe all’interno del rapporto col suo bipede».
In questi sei anni i SuperDog intercettati da SuperJoe sono stati a centinaia, tanto che ne è nata una community, oltre a un nuovo modo di guardare al proprio cane e condividere la vita con lui: «Il nostro format è modulare e itinerante – spiegano Maremonti e Bracchi – per cui ci spostiamo ovunque ci sia bisogno di SuperDog. Dove c’è voglia di allegria, affetto, gioia, gioco, noi ci siamo».
Gli eventi – che oltre ai giochi prevedono contest fotografici e sfilate dei SuperDog abbigliati, se vogliono ma fa sempre quel certo effettone, col loro mantellino da SuperEroe – sono studiati per essere a misura di famiglia e di bambini, e le pattuglie di SuperCani vengono reclutate attraverso il sito dell’organizzazione. Premi per tutti, perché tutti vincono grazie la loro capacità di prendere a zampate le avversità della vita e quindi a maggior ragione le sfide dei nostri SuperGiochi. Per loro un’iniezione di autostima, per noi un’occasione di vederli sotto una nuova SuperLuce. In fondo, sono o non sono i nostri SuperEroi del cuore?
Monica Nocciolini
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