Attualità domenica 06 agosto 2017 ore 12:17
Il metodo "Blanquet" per il verde pubblico
Abbadia San Salvatore: uno studio scientifico alla base della gestione del verde urbano, "patrimonio arboreo del comune"
ABBADIA SAN SALVATORE — Uno studio serio ed approfondito per comprendere a fondo come gestire il verde pubblico e il patrimonio arboreo del Comune.
Questo è il compito che l’amministrazione di Abbadia San Salvatore ha affidato ad Antonio Gabellini, noto esperto nella pianificazione forestale e progettazione di aree a verde urbano.
Già docente presso il dipartimento di Scienze Ambientali dell’Università di Siena e presso le facoltà di Architettura della Federico II di Napoli e della Mediterranea di Reggio Calabria, Gabellini ha realizzato numerose esperienze nei rilevamenti ecologici vegetazionali con la metodologia Braun-Blanquet, analisi floristiche e carte vegetazionali.
L’intento - spiegano dal comune di Abbadia - è quello di valutare con rigore scientifico la politica da seguire per gestire al meglio il verde urbano, le potature e studiare ogni singola pianta, il suo stato di salute, l’età e le sue esigenze.
In questo modo potrà essere chiaro come muoversi per il mantenimento ottimale, per capire in quali casi specifici intervenire e come intervenire, se sia necessario effettuare una potatura, con quali modalità e dando priorità a quali aree del paese, individuare i soggetti malati e da sostituire ed in quel caso capire anche quali sia la pianta migliore da inserire nel contesto.
Un’attenzione molto forte e rinnovata nei metodi e nelle tecniche al verde pubblico che rappresenta un patrimonio straordinario della comunità e verso il quale è necessario agire con cautela.
“Se non lo ritenessimo un bene primario e prezioso – commenta il Sindaco di Abbadia, Fabrizio Tondi – non avremmo investito tanto sulla necessità di approfondire lo stato di salute della nostra vegetazione urbana. Purtroppo ci siamo trovati a gestire una realtà fatta di piante vetuste e che, proprio per questo, richiedono maggiore attenzione per non finire in situazioni di pericolo. Era il momento di mettere un punto e di procedere in modo programmatico. Lo faremo con questo studio del Professor Gabellini e lo stiamo facendo per la montagna con il progetto della Foresta Modello, in modo che possa avviarsi una gestione più oculata e più equilibrata del verde pubblico e forestale”.
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