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mercoledì 04 dicembre 2024

SORRIDENDO — il Blog di Nicola Belcari

Nicola Belcari

Ex prof. di Lettere e di Storia dell’arte, ex bibliotecario; ex giovane, ex sano come un pesce; dilettante di pittura e composizione artistica, giocatore di dama, con la passione per gli scacchi; amante della parola scritta

Un concetto superato

di Nicola Belcari - giovedì 15 ottobre 2020 ore 07:30

Nel nostro sventurato Paese a seguito di un voto parlamentare col quale si è negata l’evidenza di una situazione, e di altre scandalose sentenze giudiziarie, è venuto meno di conseguenza pure il concetto di causa - effetto e così pure quello di flagranza di reato. 

C’è da immaginare che quando sull’autobus un passeggero verrà scoperto con la mano nella tasca di un altro potrà sostenere di aver semplicemente confuso quella tasca con la propria o che cercava di recuperare qualcosa di suo che vi era caduto o in subordine che aveva capito di dover grattare il compagno di viaggio.

Il marito potrà sparare alla moglie nel sonno e dichiarare che intendeva suicidarsi e solo per uno spiacevole errore nel prendere la mira avrebbe ucciso la consorte che amava con tutta l’anima. È eccitante figurarsi scenari dalle potenzialità più allettanti, che nessuno avrebbe mai potuto immaginare, divenuti ora possibili. Eliminare la suocera sarà un gioco da ragazzi. C’è solo l’imbarazzo della scelta: dai funghi risultati inopinatamente velenosi (come farà l’accusa a pretendere che sia obbligatorio essere esperti micologi?), alla caduta accidentale dalle scale in seguito a una spinta del tutto involontaria.

A quel punto non converrà nemmeno chiedere spiegazioni al bambino protagonista del modo di dire, trovato col barattolo della marmellata, nemmeno se tracce della confettura gli saranno rimaste sul dito e intorno alla bocca, per non fare inutilmente la figura dei malevoli e sospettosi senza un briciolo di umanità e senso della giustizia. La moglie sorpresa a letto nuda con un uomo disteso sopra il suo corpo si offenderà delle volgari insinuazioni o peggio delle accuse a lei rivolte dal coniuge, basate solo sulle apparenze e formulate in maniera indecente e irresponsabile senza uno straccio di prova.

Il lupo potrà denunciare l’agnello per calunnia.Il tizio incriminato di qualcosa si difenderà con diverse istanze: prima, seconda, ecc. Non l’ha fatto, se l’ha fatto non lo sapeva, se lo sapeva è stato provocato, se non è stato provocato lo poteva fare, se non lo poteva fare il reato è di lieve entità, se non è lieve è passato troppo tempo… e alla fine la difesa regina, la difesa delle difese: non ci sono prove. E come potranno esserci prove se è venuto meno il rapporto tra causa ed effetto? 

E in effetti che relazione ci può essere tra fenomeni che sono indipendenti, come ad es., tra una prestazione sessuale e il passaggio di denaro? La prestazione è un atto d’amore, i soldi sono un dono. Fra l’altro sarebbe ora di finirla con la deprecabile consuetudine di definire prostitute alcune signore che stazionano ai bordi delle strade, come già avviene per le escort di lusso. La prostituzione, poi, non è l’attività esercitata da alcuni stimati professionisti (avvocati, giornalisti, politici ecc.) che facendosi carico di patrocinare, propagandare e rappresentare, si battono in nome del contrario della verità con la capacità di giudizio ottenebrata dalla gratitudine? Basta abolire il volgare tariffario e il rapporto sessuale è la conseguenza di una simpatia sentimentale e il denaro l’espressione della riconoscenza. Lo scambio si basa sull’affetto. Ci mancherebbe altro che fosse proibito anche fare regali! Ci sono purtroppo individui perfidi e illiberali che non credono nella bontà e nella generosità. Ma siccome il bene trionfa sempre, costoro non potranno che essere sconfitti; del resto il progresso è inarrestabile.

Quanti secoli sono occorsi per giungere all’apoteosi della civiltà del diritto! Eccoci finalmente!Il superamento del concetto di flagranza e dell’evidenza dei fatti ha un nome, che non è dabbenaggine come si potrebbe ingenuamente credere, un nome nobile, esso è garantismo. Però ha un difetto: vale solo per i potenti. Per gli emarginati che vivono esclusi dalla società o fuori delle sue leggi, in verità, nei tempi odierni, è venuta meno quella severità tipica dell’ancien régime verso i miserabili. Costoro sono già puniti dalla propria condizione sociale e così chi deve giudicarli, sapendo inoltre di non poter offrire possibilità di recupero, per placare il senso di colpa, tende a quella mitezza che suscita riprovazione nell’opinione pubblica. 

Per le persone cosiddette “normali” resta in vigore un’intransigente applicazione delle pene.

Nicola Belcari

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