Bruciato vivo: le canzoni contro la guerra
di Fausto Pirìto - giovedì 05 febbraio 2015 ore 13:54
Che tristezza, che senso di impotenza... la violenza, la guerra, le atroci bestialità degli ESSERI UMANI (se così possiamo ancora chiamarci), DA QUALSIASI CONTESTO PROVENGANO, ci perseguitano e ci affliggono dai tempi di CAINO e ABELE... No, non credo sia giusto “far finta di niente e non guardare”... anzi, ritengo che prendere coscienza della FOLLIA UMANA sia un dovere per tutti... e questa escalation di NEFANDEZZE, usate come SPOT pubblicitari attraverso la diffusione di immagini e video ripugnanti, purtroppo non avrà certo fine, almeno “...fintanto che non realizzeremo, dentro ciascuno di noi, l'urgenza e la necessità della RESPONSABILITÀ UNIVERSALE, quel sentimento di preoccupazione per la felicità e il benessere di tutte le creature senzienti di questo mondo, di questa dimensione e dei mondi e delle dimensioni a noi sconosciuti...” (il virgolettato è la risposta che ricevetti dal DALAI LAMA, nel lontano 1982, sul perché del perpetuarsi di guerra e violenza sul nostro pianeta)...
“How many roads must a man walk down / Before you can call him a man?” (da BLOWIN' IN THE WIND- Bob Dylan - 1963)
Detto questo, MI VERGOGNO di appartenere a una RAZZA così SCELLERATA...
“Dormi sepolto in un campo di grano / non è la rosa non è il tulipano / che ti fan veglia dall'ombra dei fossi / ma sono mille papaveri rossi” (da LA GUERRA DI PIERO - Fabrizio De André - 1964)
Non voglio giudicare (perché non ne ho il diritto) chi ha risposto e risponderà alla VIOLENZA DISUMANA del'ISIS con parole dure ai limiti della “violenza” stessa, proponendo di ricorrere al metodo biblico dell' “occhio per occhio”...
“Ancora tuona il cannone / ancora non è contenta / di sangue la belva umana / e ancora ci porta il vento... / Io chiedo quando sarà / che l'uomo potrà imparare / a vivere senza ammazzare / e il vento si poserà” (da LA CANZONE DEL BAMBINO NEL VENTO - Francesco Guccini - 1964)
Chiedo solo sommessamente a costoro, nel rispetto della comprensibile ma non giustificata rabbia, di leggere e di riflettere su quanto segue...
“Ciò che mi spaventa non è la violenza dei cattivi, è l’indifferenza dei buoni... Restituire violenza alla violenza moltiplica la violenza stessa, aggiungendo una più profonda oscurità a una notte ch'è già priva di stelle. L'oscurità non può allontanare l'odio: solo l'AMORE può farlo” (Martin Luther King)
“Credo fermamente che la NON-VIOLENZA sia superiore alla violenza, che il perdono sia più virile del castigo” (Mahatma Gandhi)
“La violenza è l'ULTIMO RIFUGIO degli incapaci”
(Isaac Asimov)
“La violenza non è forza ma DEBOLEZZA, né mai può essere creatrice di cosa alcuna” (Benedetto Croce)
“Chi è nell'ERRORE compensa con la violenza ciò che gli manca in verità e forza” (Goethe)
“La PACE va cercata dentro noi stessi. La violenza provoca solo sofferenze inaudite... è la PACE che va perseguita... e la PACE si ottiene non pregando, dobbiamo generarla in primo luogo all'interno di noi stessi” (Dalai Lama)
“A che serve fare GUERRE se tu non sei capace di fare questa guerra profonda contro il MALE? Questa guerra contro il male comporta dire no all'ODIO FRATRICIDA e alle menzogne di cui si serve: dire no alla violenza in tutte le forme, dire no alla proliferazione delle ARMI e del loro commercio illegale” (Papa Francesco)
Comunque, alla ulteriore e metodica violenza delle foto e dei filmati che vengono diffusi in tutto il mondo non senza sadismo e forse con la volontà inconfessabile di perpetuare una PAURA GENERALIZZATA, voglio rispondere che i nostri occhi hanno bisogno anche di immagini di DOLCEZZA e di Amore compassionevole...
Ecco il senso della foto di apertura di questo articolo...
“All we are saying is give peace a chance...” (da GIVE PEACE A CHANCE - John Lennon - 1969)
Fausto Pirìto
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