Mozait: un ponte in musica tra Italia e Africa
di Fausto Pirìto - sabato 10 gennaio 2015 ore 10:10
Gran bel concerto ieri sera (venerdì 9 gennaio) al Blitz Music Pub di Vicopisano (PI). I Mozait (band per 4/5 toscana, arricchita da uno straordinario vocalist originario del Mozambico, che oggi vive in Olanda) hanno presentato dal vivo il loro album d'esordio: “Pure Water”. Una miscela esplosiva di stili musicali, tenuta insieme dai preziosimi dei singoli musicisti.
Nel live act di ieri, la voce suadente, profonda ed evocativa di Neco Novellas si è amalgamata alla perfezione con le tastiere prorompenti e a tratti riecheggianti il mitico organo Hammond, tanto in voga nel progressive rock degli Anni Settanta. Il tutto sostenuto da una ritmica potente e da chitarrismi intriganti.
Per capire il sound e la “filosofia” di questo gruppo, niente di meglio che riportare, qui di seguito, come viene presentato su Facebook: https://www.facebook.com/MozaitBand?fref=ts
“I Mozait sono una band musicale nata dal desiderio di quattro amici e musicisti professionisti toscani Marco Bachi (basso e contrabbasso), Filippo Guerrieri (tastiere), Piero Perelli (batteria e percussioni) e Paolo Sodini (chitarra), di sperimentare la fusione di elementi provenienti da diversi stili musicali come il soul, l'r&b, il blues e il jazz con i ritmi africani.Il progetto comincia a diventare realtà nel 2013 quando i quattro musicisti iniziano a trasformare le loro idee e intuizioni in qualcosa di reale registrando le composizioni strumentali delle prime canzoni.
Ma è nel 2014 che il progetto diventa una vera e propria band con l'incontro con il cantante e chitarrista originario del Mozambico Neco Novellas che porta nel progetto i suoni e i colori dell'Africa, componendo i testi e le melodie delle canzoni e co-arrangiato i pezzi. Ed è subito sintonia...
La band prende il nome Mozait che riflette l'anima del progetto. La parola 'Mozait' deriva infatti dall'arte del mosaico dove pezzi differenti si unisco a comporre un'unica particolare opera d'arte e riflette il mix di influenze musicali che caratterizza il singolare modo di suonare della band con le varie esperienze pregresse che ogni membro porta con sé all'interno del progetto. Il nome 'Mozait' è però anche un omaggio ai differenti paesi e culture dalle quali i suoi musicisti provengono. 'Moza' sta infatti per Mozambico, 'It' per Italia”.
Dopo neanche un mese di registrazione in studio sulle colline di Lucca, la band realizza l'album di debutto 'Pure Water' per un risultato che si presenta unico nel panorama musicale attuale.
La band è così pronta per partire in tour e portare la sua musica in giro per il mondo”.
Un'ultima annotazione: Marco Bachi (fiorentino di nascita) è il bassista in pianta stabile della Bandabardò. Ieri sera, sul palco del Blitz, pur essendo abituato a platee ben più numerose, è apparso estremamente emozionato... ma il pubblico (comunque nutrito: la sala era praticamente piena) ha ripagato lui e la band intera con il calore e la partecipazione che questo “progetto-Mozait” merita.
Oggi (sabato 10 gennaio) i Mozait saranno dalle 17 alle 19 a Luccalibri Libreria - Caffè Letterario, ospiti di Controradio, per presentare l'album “Pure Water” in versione acustica.
Fausto Pirìto
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