Della serie: “Eravamo quattro amici al bar…”
di Fausto Pirìto - martedì 07 aprile 2015 ore 15:21
Eh, già, siamo ancora qua… direbbe Vasco… Stavolta vi propongo tre mini-ritratti di artisti-amici con i quali, nel tempo, ho avuto a che fare per tanti motivi.
Partiamo da Ezio Guaitamacchi. Lo conosco da più di 25 anni, da quando era il giovane editore del bimestrale Hi, Folks! che si occupava di blues, jazz, musica celtica, ma anche del revival del folk italiano esploso nei primi Anni '80. Milanese, giornalista e critico musicale, chitarrista di fine qualità, autore e conduttore radio/tv, scrittore, docente e performer, Ezio Guaitamacchi nella vita fa un sacco di cose. Quando non dirige il mensile di informazione e critica musicale Jam, da lui stesso fondato nel 1994 e ancora oggi fruibile in versione on-line, trasmette sulle onde di LifeGate Radio, insegna al Centro Professione Musica di Milano o conduce programmi in tv.
Dal 1996 a oggi, ha pubblicato una quindicina di saggi sul rock tra cui “Musica I love you!” (Arcana), “1000 canzoni che ci hanno cambiato la vita” (Rizzoli), “Figli dei fiori figli di Satana” (Arcana), “100 dischi ideali per capire il rock” (Editori Riuniti), “1000 concerti che ci hanno cambiato la vita” (Rizzoli) ,“Delitti Rock” (Arcana) e “RockFiles – 500 storie che hanno fatto storia” (Arcana). Nel 2011, i suoi “Delitti Rock” sono diventati un cult televisivo, condotto da Massimo Ghini e premiato come miglior programma di RAI 2 della stagione 2011/2012. Dopo aver scritto il primo “rock thriller” italiano (“Psycho Killer– Omicidi in Fa maggiore” / Ultra 2013), nel 2014 per Hoepli Editore ha dato vita a “La Storia del Rock”, primo libro del genere pubblicato in Italia. Per promuovere questa opera, Ezio già da un anno gira l'Italia, esibendosi con la sua preziosa collezione di chitarre, principalmente negli Hard Rock Café, insieme con la cantante soul-blues Brunella Boschetti.
Un altro amico musicista di cui voglio parlarvi è Marco Bachi, bassista della Bandabardò dagli Anni '90. Con Marco, originario di Firenze, abbiamo stretto amicizia di recente, dopo il concerto che Stef Burns, il chitarrista di Vasco Rossi, ha tenuto al Blitz di Vicopisano (PI) alla fine del 2014. Dal 1996 a oggi, con il suo gruppo ha realizzato 13 album e partecipato a più di mille concerti in Italia, Spagna, Francia, Svizzera, Germania, Belgio, Polonia, Lussenburgo… Oltre a questa sua attività principale, negli ultimi anni ha scritto musiche per colonne sonore e collaborato con artisti quali: Daniele Silvestri, Paola Turci, Marina Rei, Patty Pravo, Piero Pelù, Sergio Cammariere, Bisca, Raiss (Almamegretta), Max Gazzè, Diaframma, Litfiba, Bobo Rondelli, Stefano Picchi, Lina Sastri, Andrea Chimenti, Stefano Bollani, Andrea Agresti, Petra Magoni. Ma Marco non sta mai fermo e di recente ha creato un nuove ensemble, i Mozait, insieme con Filippo Guerrieri (tastiere), Piero Perelli (batteria e percussioni) e Paolo Sodini (chitarra). Mission: sperimentare la fusione di elementi provenienti da diversi stili musicali come il soul, il r&b, il blues e il jazz con i ritmi africani.
Nel 2014 il progetto diventa una vera e propria band con l'incontro con il cantante e chitarrista originario del Mozambico Neco Novellas che porta i suoni e i colori dell'Africa, componendo i testi e le melodie delle canzoni e co-arrangiando i pezzi. Il nome Mozait deriva dall'arte del mosaico, dove pezzi differenti si unisco a comporre un'unica particolare opera d'arte e riflette il mix di influenze musicali che caratterizza il singolare modo di suonare della band. Ma “Mozait” è però anche un omaggio ai differenti Paesi e culture dalle quali i suoi musicisti provengono. “Moza” sta infatti per Mozambico, “It” per Italia”. Dopo neanche un mese di registrazione in studio sulle colline di Lucca, la band ha realizzato l'album di debutto “Pure Water” per un risultato unico nel panorama musicale attuale.
Ed eccoci infine a Dario “Fox” Fochi. Fondatore degli Sharks, uno dei gruppi italiani di hard rock più in voga negli Anni '80, nel 1987 ha partecipato con la sua band al festival Band Explosion in Giappone (c'era anche Gianna Nannini). Nel 1988, sempre con gli Sharks, vinse il concorso Sim Hi-Fi a Milano . L'anno dopo, il nostro incontro. Dario era in gara a Sanremo Rock con il brano “Tentazioni” scritto con Vasco Rossi. L'estate successiva lo ritrovai alFestivalbar dove ottenne un discreto successo presentando il pezzo “Il mio rock'n'roll”. Fiore all'occhiello della sua attività live, a cavallo tra gli Anni Ottanta e i Novanta, sono state le esibizioni con gli Sharks come gruppo di spalla di Vasco e le aperture dei concerti italiani di Deep Purple e Jethro Tull.
Nel 1992, da solista Dario ha vinto il contest Rock Targato Italia. Pur non abbandonando mai l'attività di musicista, si è poi “auto-scoperto” talent scout portando alla ribalta personaggi quali il campione di bike-trial Vittorio Brumotti (noto al grande pubblico soprattutto come inviato del programma tv “Striscia la Notizia”) e, più recentemente, lo scultore Marco Alberti e la pittrice Alessandra Ferrandu. Attualmente, con il conforto di Caterina Caselli, sta meditando il ritorno alla musica suonata.
Se vi ho presentato questi tre personaggi, c'è una buona ragione. Guaitamacchi, Bachi e Fochi saranno infatti ospiti la settimana prossima del CircoloS.O.M.S. Anno Zero di Palaia. I dettagli di questo evento, in anteprima tra pochi giorni su Qui New Valdera. Buona Musica a tutti!
Fausto Pirìto
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