Il lato positivo delle cose
di Federica Giusti - venerdì 02 agosto 2024 ore 08:00
La scorsa settimana il Blog non è uscito perché non sono riuscita a scriverlo. Preparando il pranzo, mi sono ustionata una mano con del brodo incandescente e ho passato una settimana senza poter utilizzare la destra, quindi, senza poter scrivere, tra le altre cose.
Per fortuna non è stato niente di grave, ma il dolore è stato davvero davvero forte. Ed è durante il dolore anche fisico importante che gli strumenti della psicologia positiva, della consapevolezza e della meditazione possono davvero rendersi utili!
Quando la dottoressa del pronto soccorso mi ha medicata, la mia esclamazione è stata, guardano la mano completamente bloccata e fasciata: “Ho una mano ustionata ma delle unghie ben curate eh!”. Lei mi ha guardato, ha sorriso, e ha detto: “Anche un bel senso dell’umorismo! Visto il dolore pensavo di trovarti ad imprecare ed invece sei tranquilla!”.
Ed è lì che ho ringraziato tutto ciò che ho studiato, che ho predicato e che ho razzolato! Non voglio assolutamente dire che sono stata brava, volevo solo usare un evento personale per poter sottolineare ancora una volta quanto la narrazione che facciamo a noi stessi possa avere il potere di farci vivere le situazioni in un determinato modo anziché in un altro.
Respirare in maniera consapevole permette al corpo e alla mente di rilassarsi e di avere energie necessarie per il problem solving. E una buona dose di ironia permette di essere parte attiva anziché solo passiva vittima di una situazione.
Ovviamente c’è situazione e situazione. Ci sono contesti nei quali è più semplice ed altri in cui è più complesso, ma quel che conta è non fermarsi mai alla prima lettura.
Svegliarci la mattina dicendo che sarà sicuramente una giornata impossibile, ad esempio, ci porterà a vivere ogni singolo istante come una conferma della premessa mattutina, e la giornata non potrà mai e poi mai sembrare più leggera. Dire che sarà una giornata impegnativa ma che l’affronteremo con la giusta grinta, non la renderà meno gravosa, mi ci permetterà di sorridere anche quando non ci sarebbe niente per farlo, esattamente come quando mi sono compiaciuta delle mie unghie intatte color tiffany su una mano incandescente e dolorante immobilizzata nelle garze. Mi ha tolto il dolore? Certo che no, ma almeno mi ha strappato una risata, che ha attivato endorfine, abbassato i livelli di cortisolo, e mi ha permesso di andare ad affrontare il resto della giornata con le difficoltà del caso, ma anche con le potenzialità del caso.
Quasi sempre si può scorgere il lato positivo delle cose, basta impegnarsi a non confinarsi nel ruolo di vittima. Non è facile ma ci si può provare.
Ah, ovviamente state lontani da liquidi bollenti!!!
Federica Giusti