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martedì 15 ottobre 2024

PSICO-COSE — il Blog di Federica Giusti

Federica Giusti

Laureata in Psicologia nel 2009, si specializza in Psicoterapia Sistemico-Relazionale nel 2016 presso il CSAPR di Prato e dal 2011 lavora come libera professionista. Curiosa e interessata a ciò che le accade intorno, ha da sempre la passione della narrazione da una parte, e della lettura dall’altra. Si definisce amante del mare, delle passeggiate, degli animali… e, ovviamente, della psicologia!

A cosa serve essere assertivi?

di Federica Giusti - venerdì 24 marzo 2023 ore 09:00

L’assertività è definibile come “una caratteristica del comportamento umano che consiste nella capacità di esprimere in modo chiaro ed efficace le proprie emozioni e opinioni senza tuttavia offendere né aggredire l'interlocutore”, e, per questo, è alla base della comunicazione sana ed efficace.

La possibilità di essere assertivi migliora la nostra autostima e la stima che hanno gli altri di noi, perché denota la capacità di farci rispettare e di rispettare noi stessi a nostra volta.

Essendo, poi, uno strumento di autoconsapevolezza, ci permette di mantenere un equilibrio psico-fisico, perché ci consente di rimanere in una fase di mediazione tra l’atteggiamento passivo di repressione emotiva e quello attivo di esplosione dell’aggressività. Proprio per questo motivo, permette di preservare il nostro benessere psichico.

Se ci poniamo con questo sguardo verso la relazione con l’altro, ne possiamo vedere subito un altro effetto positivo, quello di aiutarci a gestire lo stress e la frustrazione. Grazie all’assertività, infatti, possiamo gestire i conflitti sia interni che interpersonali, e attivare così un circolo virtuoso in grado di generare in noi sentimenti di sicurezza, aiutandoci a contrastare l’ansia e la frustrazione che potrebbero derivare da non riuscire ad affermare noi stessi e i nostri bisogni.

Noi siamo immersi nelle relazioni e nelle negoziazioni con gli altri perché siamo animali sociali e talvolta può diventare complicato riuscire ad affermare noi stessi senza ferire l’altro o viceversa. La comunicazione assertiva, basata sull’ascolto di noi stessi e dei nostri bisogni, permette invece di poter trovare sempre un margine di trattativa con l’altro, senza avere la sensazione di perdere noi stessi.

Una comunicazione può, quindi, dirsi assertiva, quando riesce ad essere chiara e consapevole in termini di bisogni, obiettivi, pensieri e stati d’animo, alla luce di un sano e fermo rispetto verso noi stessi e nella direzione di una relazione positiva con gli altri.

Quali possono essere esempi di comunicazione assertiva? Beh, innanzitutto il famoso No!, che permette di affermarsi senza scontrarsi, oppure esprimere il proprio disaccordo o, in ogni caso, sentirsi liberi di esprimere il proprio punto di vista, sempre (non lo ripeterò mai abbastanza) senza perdere di vista l’altro e il rispetto dei suoi sentimenti.

Buona comunicazione assertiva a tutti!

Federica Giusti

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