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venerdì 08 novembre 2024

PSICO-COSE — il Blog di Federica Giusti

Federica Giusti

Laureata in Psicologia nel 2009, si specializza in Psicoterapia Sistemico-Relazionale nel 2016 presso il CSAPR di Prato e dal 2011 lavora come libera professionista. Curiosa e interessata a ciò che le accade intorno, ha da sempre la passione della narrazione da una parte, e della lettura dall’altra. Si definisce amante del mare, delle passeggiate, degli animali… e, ovviamente, della psicologia!

​Il pensiero dicotomico e la salute mentale

di Federica Giusti - venerdì 11 ottobre 2024 ore 07:00

Spesso siamo abituati a pensare che le cose siano o bianche o nere. Questo pensiero, che affonda le sue radici nel principio di non contraddizione, è vero per tutto ciò che è razionale ma non lo è per ciò che, invece, ha a che fare con emozioni e sentimenti.

Affermare di essere in un buon stato di salute mentale, non significa non avere mai alti e bassi e stare perennemente su una retta. Ciò sarebbe impossibile. Una buona salute mentale è frutto di momenti no e di momenti sì, che riescono a trovare un buon equilibrio tra loro.

Può capitare di alzarsi una mattina euforici e l’altra spenti, e questo va benissimo.

Come può capitare di provare emozioni contrastanti e allo stesso momento, sopratutto quando si tratta di relazioni con persone per noi significative ed importanti.

In alcune situazioni si può essere certi e consapevoli di amare profondamente il proprio partner ma, nello stesso momento si può decidere di chiudere quella relazione perché, sotto alcuni aspetti, sentiamo che non è più giusta per noi.

Stessa cosa può capitare rispetto alla famiglia d’origine. Possiamo provare un grande affetto verso i nostri genitori, ma scegliere di prendere le distanze perché alcune dinamiche che si creano in loro presenza riteniamo possano danneggiarci e farci soffrire visto che aprono ferite del passato insanabili.

Il rapporto con noi stessi è un altro contesto nel quale possiamo sentire di contraddirci. Infatti possiamo accettarci ed avere una visione positiva di noi e del nostro meritare amore, ma al contempo essere consapevoli che alcune parti di noi necessitano di lavoro.

Anche rispetto alle scelte possiamo essere ambivalenti. Magari ci lambicchiamo il cervello nell’attesa di sapere cosa fare, e quando abbiamo deciso, quando siamo abbastanza sicuri di aver scelto il meglio per noi, essere comunque tristi. Ogni scelta comporta infatti una rinuncia e spesso lasciar andare l’altra opzione non è così semplice.

Ci possono essere momenti di grande tristezza, come periodi in cui ci troviamo ad affrontare dei lutti, e, nonostante questo, provare anche grande felicità, senza per questo perdere la nostra salute mentale.

Le nostre emozioni e la nostra salute mentale meritano accoglienza e gentilezza, non giudizio per il loro essere tutto e il contrario di tutto in alcuni momenti.

Capire ed accettare anche le nostre ambivalenze potrà aiutarci a conoscerci meglio e a vivere meglio nella quotidianità.

E come dico spesso, provare per credere!

Federica Giusti

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